È una delle più grandi truffe alla Regione mai realizzate: 175 milioni di euro. Secondo la Guardia di finanza e la procura di Palermo, l’avrebbero architettata Fulvio Reina e Marcello Massinelli, due consulenti di punta dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, oggi anche lui indagato nell’ambito di un’inchiesta stralcio, per corruzione. La truffa si nascondeva in alcune spericolate operazioni finanziarie che i due professionisti palermitani hanno fatto chiudere alla banca d’affari giapponese “Nomura”, nel 2002. La prima riguardava la cartolarizzazione dei crediti sanitari nei confronti della Regione; la seconda, la ristrutturazione del debito della Regione attraverso la sottoscrizione di tre contratti aventi ad oggetto strumenti finanziari derivati. Tutt’altro che buone soluzioni per evitare il dissesto finanziario. Il procuratore aggiunto Agueci e i sostituti Demontis e Paci hanno scritto: “Per una serie di truffe aggravate la Regione Siciliana ha subito, e continua a subire tutt’oggi un ingente danno patrimoniale”. Questa non è solo una storia che riporta agli anni del cuffarismo rampante, la Regione dovrà continuare a pagare rate a Nomura fino al 2021, per 121 milioni di euro. A meno di una rescissione del contratto e una richiesta di danni, perché adesso la Regione è parte offesa. Di certo, le indagini proseguono, dice il nuovo comandante provinciale della Finanza, Giancarlo Trotta, “per accertare eventuali responsabilità interne alla Regione”.