
Si intitola “10 punti per incominciare a parlare di mare” la lettera aperta che il circolo Sikelion di Ispica ha inviato al sindaco.
La missiva fa seguito all’iniziativa organizzata lo scorso sabato, 5 aprile, dallo stesso circolo in occasione della manifestazione “Spiagge Pulite 2025” di Legambiente a S. Maria del Focallo. Sono stati coinvolti e hanno partecipato i minori non accompagnati della cooperativa Inshallah con la presenza di Luca e Francesca e i giovani dell’associazione Agorà, nonché cittadini e soci del circolo che hanno partecipato con entusiasmo e senso civico.
La presenza dei minori non accompagnati di Inshallah, dei giovani di Agorà e dei volontari è stato un bellissimo momento di partecipazione e di integrazione. “Lo stare insieme in un luogo fantastico quale è la spiaggia di S. Maria del Focallo di Ispica- hanno scritto gi organizzatori- ha favorito il confronto, la riflessione sugli interventi necessari a preservare tale bene, ha consentito di ritrovarsi insieme, generazioni diverse, a sporcarsi le mani per un bene comune che, oltre l’ambiente, è la socializzazione e la condivisione. Abbiamo costatato la soddisfazione e l’interesse che l’attività di pulizia della spiaggia ha provocato presso i volontari che sono intervenuti e che ringraziamo per essere stati presenti e numerosi.
Nonostante all’apparenza il litorale si presenti pulito, percorrendo la spiaggia e in particolare l’area della duna e della preduna sono stati raccolti una grande quantità di rifiuti intrappolati dalla sabbia riemersi o condotti dal mare. I rifiuti più presenti sono stati i piccoli resti della plastica degradata che si frantuma e contamina la sabbia, ma anche bottiglie di plastica e vetro, lattine, tante ma tante cicche, poi andando per la spiaggia si trovano anche canotti, bidoni e sgabelli, abbiamo verificato anche una grande presenza di inerti edilizi che degradano la sabbia e per i quali sarebbe necessaria un’attività di bonifica per ripristinare l’integrità dell’arenile. La vegetazione sulla duna è scarsa e la sabbia risulta poco protetta e soggetta all’erosione.
Riteniamo sia necessario la predisposizione di un piano complessivo per la salvaguardia del bene prezioso che è la zona dunale di tutto il litorale in particolare dove persiste il ‘boschetto’, piano che richiediamo all’amministrazione”.
Il circolo Sikelion di Ispica ha quindi stilato un decalogo di ” interventi per impedire il degrado della residua fascia dunale” che è stato girato al Sindaco:
- la piantumazione di piante psammofile protette da barriere antivento con materiali naturali che ne favoriscono l’attecchimento;
- la ripiantumazione degli arbusti della fascia predunale, che nel corso degli anni, hanno subito il degrado per l’erosione costiera a seguito delle mareggiate invernali;
- contenere all’essenziale la movimentazione di sabbia per il ripristino dei passaggi pedonali stagionali per la cui dannosa realizzazione si spendono ogni anno tra i 40 e i 50 mila euro che potrebbero essere spesi diversamente;
- NON EFFETTUARE la pulizia della spiaggia con mezzi meccanici che aumentano l’erosione della sabbia, distruggendo al contempo la vita sotto la superficie sabbiosa, importante per la biodiversità, che impedisce alla micro rete delle alghe di consolidare la superficie e prefigurando gravi rischi per la nidificazione della tartaruga caretta-caretta e della vita del fratino;
- ridurre la presenza di lidi balneari in questi tratti di spiaggia per preservarne le qualità ambientali e per valorizzarne l’aspetto paesaggistico;
- promuovere una campagna informativa e di sensibilizzazione per favorire comportamenti virtuosi presso i fruitori del litorale quali: avere cura di non abbandonare i rifiuti, di effettuare la raccolta differenziata degli stessi, di dotarsi di portacenere e cicche;
- promuovere una campagna organizzativa, informativa, di sensibilizzazione, di coinvolgimento e di premialità degli operatori commerciali presenti lungo la fascia costiera per favorire comportamenti virtuosi per ridurre la produzione dei rifiuti, promuovendo la campagna plastic free, la riduzione degli imballaggi, favorire la distribuzione di acqua potabile alla brocca o alla borraccia (qualcuno già lo fa);
- posizionare i contenitori presso gli accessi carrabili i parcheggi, per favorirne il ritiro da parte degli operatori ecologici che ricordiamo sono a carico del pagamento della TARI e con la predisposizione di chiare indicazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti e con postazioni di video di controllo per favorire le sanzioni;
- predisporre piattaforme temporanee lungo la fascia costiera con una importante campagna informativa per la raccolta dei rifiuti ingombranti e prevenire gli abbandoni sempre presenti nel periodo di sistemazione e di riapertura delle seconde case, dei B&B e delle case vacanze in prossimità della stagione balneare;
- non concedere l’utilizzo a parcheggio dell’area verde del boschetto, dove persiste l’ex edificio dei vigili urbani, come è stato permesso nella scorsa stagione estiva e proponiamo che torni ad essere un’area di sosta attrezzata per i bagnanti con il ripristino e il potenziamento dell’arredo e concordare altresì con la forestale l’apposizione di dissuasori in legno per impedire il parcheggio dei veicoli all’interno dell’area boscata lungo la litoranea.
Per gli ambientalisti si tratta di interventi “molto semplici e poco onerosi, ma di grande impatto positivo ambientale e paesaggistico”.