
Si è svolta ieri sera l’assemblea cittadina promossa dalla Camera del Lavoro di Modica insieme a un ampio cartello di otto associazioni del territorio. Al centro del dibattito, la delicata questione delle cartelle esattoriali relative ai tributi Tari e Acqua, recapitate ai cittadini con riferimento a dieci annualità pregresse (dal 2014 al 2024). L’incontro, introdotto da Piero Pisana a nome della CGIL, ha visto la partecipazione delle principali forze politiche cittadine – PD, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana – e di un autorevole cartello di realtà associative cittadine. La sindaca di Modica, Maria Monisteri, ha accolto l’invito della Cgil e ha preso parte all’iniziativa. Un gesto che gli organizzatori hanno ritenuto “non scontato” e che è stato fortemente apprezzato.
Nel suo intervento introduttivo, Salvatore Terranova ha ribadito il carattere costruttivo dell’assemblea, non orientata alla contrapposizione ma alla proposta. È stata infatti presentata una richiesta chiara e condivisa: prolungare il termine per il pagamento delle cartelle esattoriali da 60 a 120 giorni, così da garantire ai cittadini tempi congrui per la verifica, la raccolta di documentazione e l’eventuale rateizzazione del dovuto. Durante il dibattito sono state sottolineate alcune criticità operative, tra cui la non corrispondenza tra pagamenti effettuati e cartelle ricevute, dovuta a un iniziale disallineamento informatico. A questo proposito è stata avanzata una richiesta formale alla Sindaca di sollecitare Creset per effettuare un riesame automatico in autotutela, evitando ai cittadini oneri inutili nella produzione delle ricevute.
La mediazione condotta da Giuseppe Roccuzzo, segretario provinciale della CGIL, ha consentito l’individuazione di una possibile via politica: investire il Consiglio comunale della proposta, costruendo un percorso condiviso con le forze politiche per deliberare una proroga dei termini e semplificare le procedure di rateizzazione, anche per chi ne ha usufruito in passato. Roccuzzo ha infine sottolineato come la questione della liquidità nei Comuni in dissesto sia di natura strutturale e necessiti di un intervento normativo nazionale, ricordando la proposta della Cgil Ragusa presentata al Senato dal senatore Antonio Nicita, che mira a introdurre strumenti per dare ai Comuni la liquidità necessaria a coprire l’intera massa debitoria.
Il prossimo passo sarà dunque un incontro tecnico-politico tra amministrazione, forze consiliari e Cgil per redigere una proposta articolata da portare in aula consiliare, con l’obiettivo di rendere più giusta, comprensibile e umana la riscossione fiscale, senza rinunciare alla necessaria tenuta dei conti pubblici.