
La questione delle cartelle esattoriali relative ai tributi Tari e Acqua che, a giudizio degli organizzatori, sta assumendo i connotati di una vera e propria emergenza sociale per la città. Questo il tema al centro del confronto pubblico organizzato dalla Camera del Lavoro di Modica, in collaborazione con una rete strutturata di associazioni del territorio.
L’appuntamento è per giovedì 27 marzo, alle ore 18.30, presso l’Auditorium “Pietro Floridia”.
“L’iniziativa- spiegano- nasce in risposta alla decisione di concentrare, in un lasso di tempo estremamente ristretto, le procedure di recupero crediti per annualità pregresse comprese tra il 2014 e il 2024, una misura che rischia di avere effetti devastanti sull’equilibrio finanziario di molte famiglie e sulle fragili dinamiche economiche locali.
“La pressione fiscale così esercitata – spiegano dalla Camera del Lavoro – potrebbe generare un boomerang in grado di impoverire ulteriormente il tessuto produttivo della città, con il rischio di accelerare fenomeni già in atto come la desertificazione commerciale e l’incremento del disagio sociale.” L’assemblea si propone come momento di dialogo democratico, libero e costruttivo, con l’obiettivo di elaborare proposte condivise che possano alleggerire il carico fiscale e offrire ai cittadini strumenti concreti di programmazione e rateizzazione del debito, ove accertato, nei confronti dell’ente comunale.
La Camera del Lavoro ha formalmente invitato la Sindaca di Modica a prendere parte all’incontro, confidando – si legge nella nota – nella sua “innata sensibilità al confronto e al dialogo”. “Dall’altro lato – ha dichiarato il segretario provinciale della CGIL Giuseppe Roccuzzo – è importante riconoscere il valore della fase di riscossione, oggi delegata, come strumento fondamentale per la città. Tuttavia, per raggiungere realmente questi obiettivi, è indispensabile mettere ogni cittadino nella condizione di poter dimostrare di avere già adempiuto al pagamento, laddove lo abbia fatto, e di avere il tempo necessario per controllare le cartelle ricevute e onorare quanto effettivamente dovuto. Serve equità, non automatismo.”