
Totale abbandono di via Molini adiacente alla chiesa di San Rocco a Ragusa Ibla, via dove non c’è alcun mantenimento dello sfalcio di arbusti e verde su suolo pubblico. A denunciare lo stato dei fatti, a seguito di sopralluogo, il consigliere comunale Sergio Firrincieli.
“Come se non bastasse – dice Firrincieli – il collasso e di conseguenza il crollo di alcuni muri a secco hanno generato il distacco del supporto dei cavi elettrici che pendono sulla via ad altezza uomo, intrecciati tra i rami secchi e arbusti che inevitabilmente vi sono cresciuti dando vita a un altissimo rischio incendi e alla conseguente mancanza di sicurezza per passanti, residenti, escursionisti e turisti. Sarebbe dunque opportuno intervenire al più presto visto che stiamo parlando di un sito di impareggiabile bellezza e che non può essere trattato in questo modo. Tra l’altro, abbiamo anche a disposizione la legge regionale n.61/81 che persegue il risanamento, il recupero edilizio, la salvaguardia della integrità dei valori storici, urbanistici, architettonici, ambientali e paesaggistici nonché la valorizzazione e la rivitalizzazione economica e sociale del centro storico di Ibla e dei quartieri limitrofi. Quindi, qualcosa di più strutturato si potrebbe anche realizzare”.
Firrincieli, tra l’altro, mette in luce come siano attivi specifici rapporti tra associazioni di naturalisti, speleologi, storici e appassionati di trekking per creare una prolifica linea di contatto turistico tra l’Alto Vicentino e Ragusa Ibla, sfruttando uno dei mulini del quartiere San Rocco. “I terrazzamenti tra via Giuseppe Monelli e via della Valle – prosegue il consigliere pentastellato – sono stati utilizzati come una discarica a cielo aperto gettando qualsiasi rifiuto ingombrante con resti nocivi di eternit, sacchi di cemento, secchi di pittura, materassi, inerti, frigoriferi vetusti con compressori a Cfc, gas gravissimi per la salute pubblica, resti di carrozzeria auto e altro ancora. Sarebbe opportuno, tra l’altro, mettere in sicurezza l’angolo della scalinata Regia trazzera in corrispondenza della cascata che porta verso il mulino San Rocco di proprietà del Libero consorzio comunale di Ragusa e di predisporre barriere di limitazione e il divieto di transito di mezzi non autorizzati”.