4 anni senza il genio di Arturo Di Modica, fra i vittoriesi più illustri

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Immagine tratta dal web

Sono state rinviate al prossimo 20 marzo le iniziative in programma oggi a Vittoria per rendere omaggio allo scultore vittoriese Arturo Di Modica, noto in tutto il mondo per essere l’autore del “Charging Bull” (o “Wall Street Bull”) posizionato a New York presso il Bowling Green Park, nel quartiere della borsa di New York, a Wall Street. Il Toro di New York è oggi uno dei monumenti più visitati e fotografati in tutto il mondo.

Fra le sue incompiute, invece, due grandi cavalli alti 40 metri che lo stesso voleva posizionare sulle sponde del fiume Ippari, che attraversa Vittoria e sfocia nel mare Mediterraneo. Un progetto che lo stesso Di Modica non esitava a definire ambizioso “ma io- diceva- sono abituato a pensare in grande”.

A Vittoria, lo scultore aveva acquistato una tenuta che oltre ad ospitare il suo laboratorio doveva anche ospitare una scuola internazionale di scultura, uno studio, un teatro, due musei archeologici, una piazza delle ‘primizie’ dedicata a tutti i lavoratori della terra.

“Vittoria deve rinascere partendo dall’arte- amava dire- perché ha tutte le potenzialità per poter diventare centro internazionale di scambi culturali e meta di viaggiatori”.

Nato a Vittoria il 26 gennaio 1941 vi resterà fino a 18 anni. A causa dell’opposizione del padre alle sue ambizioni artistiche a diciotto anni si trasferì a Firenze per frequentare la rinomata Scuola Libera di Nudo presso l’Accademia di Belle Arti. Nel 1962  aprì il suo primo studio d’arte nel cuore di Firenze e,  nel 1973, andò a vivere a New York.  Nella notte del 19 febbraio 2021, da poco ottantenne, Di Modica morì nella sua abitazione a Vittoria. Tra le cause del decesso, un tumore da cui lo scultore era affetto da anni e che era peggiorato nelle ultime settimane.

Il programma di oggi, rinviato a causa di un impegno improvviso e improrogabile del sindaco di Vittoria, prevedeva in mattinata la scopertura di una targa commemorativa davanti al Cavallo Ipparino, scultura donata dall’artista alla città, nel 2001, e posta in Piazza Italia.  Nel pomeriggio, invece, era stata programmata la proiezione del docufilm “A bronze Odyssey” di Daniele Ragusa e Davide Jacono, l’intervento dei due registi, dell’artista vittoriese Arturo Barbante e del sindaco Francesco Aiello. Entrambi gli appuntamenti sono stati spostati al 26 febbraio.