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E’ stata celebrata ieri a Vittoria la “festa della Lingua”. Un evento dal nome strano con il quale i francescani e i devoti di Sant’ Antonio, in tutto il mondo, ricordano la traslazione delle reliquie di Sant’ Antonio, avvenuta nel 1263.
“L’allora Ministro generale dei frati francescani, Bonaventura da Bagnoregio- si legge nella pagina Facebook della Parrocchia Santa Maria Maddalena di Vittoria- ispezionando le sacre spoglie del Santo per traslarle nella nuova cappella funeraria, tra lo stupore dei padovani trovò intatta la lingua del nostro amato Antonio, dottore della Chiesa. Un mistero ancora oggi per la scienza che la fede chiama miracolo, visto che la reliquia della lingua, strumento della predicazione del Santo, a distanza di secoli è tuttora visibile, incorrotta, nel reliquiario della Cappella del Tesoro, meta ogni anno di migliaia di pellegrini”.
A Vittoria la “festa della Lingua” si è svolta nella Chiesa di Santa Maria Maddalena e Sant’Antonio. La celebrazione segna l’inizio di un percorso che si concluderà nel mese di giugno quando saranno presenti le reliquie provenienti dalla basilica di Padova.
Sono previste una serie di catechesi antoniane e gli esercizi spirituali affidati ai Padri della basilica patavina. Non mancheranno gli eventi culturali con le mostre d’arte e un’iniziativa di solidarietà in favore dei carcerati per “portare speranza” nello spirito del giubileo.
La celebrazione della “festa della Lingua” ieri è stata presieduta da padre Daniel dei Conventuali di Comiso, è stata animata dall’associazione “I Gigli di Sant’Antonio” ed è stata preceduta dalla recita della tredicina. Durante la Messa è stato benedetto il pane poi distribuito ai fedeli.
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Nell’omelia, il predicatore ha ricordato l’importanza di non avere lingue venefiche, ma a gloria di Dio, come Sant’ Antonio.
Al termine della Messa si è pregato con la liturgia dei vespri. La processione eucaristica aux flambeaux e la benedizione eucaristica hanno concluso la giornata inaugurale del percorso intitolato “Aspettando Sant’ Antonio”.