![differenziata Raccolta dei rifiuti](https://www.ragusah24.it/wp-content/uploads/2015/01/differenziata.jpg)
In Sicilia la tassa sui rifiuti è tra le più alte d’Italia e, anche quando non sono le più alte, pesano in proporzione molto di più.
E’ quanto emerge da uno studio della Uil che prende in considerazione gli anni 2023 e 2024 e che evidenzia come le famiglie in Sicilia siano costrette a a destinare al pagamento della tassa una quota percentuale di reddito che risulta di gran lunga superiore a tutte le altre aree del Paese.
“La Tari pesa sulle famiglie siciliane e dell’intero Sud Italia più che nel resto d’Italia – dice Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, commentando i dati dell’Indagine conoscitiva sulla Tari diffusa dall’organizzazione sindacale -. Più del doppio, ad esempio, rispetto al Nord-Est. Eppure, proprio le città della nostra Isola sono tra quelle maggiormente segnate dal fenomeno cronico delle emergenze-rifiuti. Sicilia tartassata e malservita”.
Il Rapporto nazionale, realizzato dal Servizio Politiche Fiscali e Previdenziali della Uil diretto dal segretario confederale Santo Biondo, evidenzia fra l’altro che “considerato l’impatto sul reddito netto medio familiare, questo risulta più elevato al Sud e nelle Isole con un’incidenza della Tari pari all’1,34 per cento, ossia più del doppio rispetto allo 0,64 registrato nel Nord-Est”.
Secondo questo studio, basato sulle delibere tariffarie comunali e sull’ultimo dato Istat relativo ai redditi netti familiari, Trapani con 510.98 euro e Siracusa (481.46 euro) sono nella “top-ten” delle città italiane con i costi più alti.
Al di sopra della media nazionale, anche Catania – quarta fra le città metropolitane, con 475.44 euro – e Palermo, 344.60 euro, mentre Messina la voce di di spesa si ferma a 302.60 euro. Messina, tra l’altro, registra un -35,68%.
Da segnalare pure l’incremento-record di Caltanissetta, +31%, essendo passata dai 250.09 del 2023 ai 327.79 euro dell’anno successivo. A completare il quadro regionale sono Enna (305.89 euro), Ragusa (420.74 euro) e Agrigento (467.86 euro). Ragusa registra un -3,05 ma il costo resta comunque alto se si considera che la media nazionale è di 337,77 euro.
Se è vero che aumentando la percentuale di raccolta differenziata il costo della Tari dovrebbe automaticamente diminuire, è chiaro che nelle città in cui questa non viene eseguita correttamente e i cittadini poco volenterosi sono di più, o comunque sporcano molto di più, il costo del servizio è altissimo. E’ altrettanto vero, però, che ai cittadini che agiscono correttamente e nel rispetto dell’ambiente appare davvero assurdo pagare di più per un servizio che, molto spesso, resta poco efficace.