Cimitero Modica e non solo. Barone scrive, il Vescovo risponde

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Una lettera del professor Piergiorgio Barone indirizzata al vescovo di Noto, Salvatore Rumeo, diventa lo spunto per trattare non solo l’argomento principale della missiva di Barone, ma la situazione di Modica in generale. Così se Barone punta la sua attenzione sulle condizioni del cimitero, mons. Rumeo fa un’analisi sulla città a 360°: politica, giovani e non solo.

Ma procediamo con ordine.

Nella missiva indirizzata al Vescovo di Noto, Barone reclamava “dignità per i nostri defunti”, scrivendo: “Da tempo, da oltre 8 anni” scrive “soffriamo per lo stato di abbandono delle tombe, dei loculi dei nostri defunti”.

Barone, ricordando quanto fatto negli ultimi anni, si sofferma sulla recente inaugurazione della nuova Cappella al cimitero nuovo, sottolineando la partecipazione dello stesso Vescovo e parlando di “trionfalismo battesimale e inaugurale”. “La cosa che più mi inquieta- scrive ancora- è il silenzio totale dei sacerdoti della città, che, pronti a far festa con te per la nuova cappella cimiteriale, stanno poi in silenzio su tante altre cooperative di edicole funerarie (…) tutte anch’esse in condizioni strutturali pietose”.

“Questa- aggiunge- è una Chiesa ‘in entrata’, autoreferenziale. Altro che l’auspicata Chiesa ‘in uscita’ del concilio giovanneo”. “Questi sacerdoti giovani, adulti, anziani che siano, guidati dalla tua mano pastorale, caro fratello Vescovo, a Modica devono assolutamente farsi interpreti della dignità di chi ci ha preceduto in attesa di un regno che non è di questa terra”.

“Come uomo, cristiano e vescovo- scrive mons. Rumeo- credo molto nella ‘dignità dei defunti’ e di chi è ancora in vita, viandante animato dalla speranza. A dire il vero la problematica legata al Cimitero non è riconducibile solamente agli ultimi ‘otto anni’. Se ci sono delle inadempienze e responsabilità bisogna andare indietro nel tempo. Molto indietro. Perché la problematica emerge soltanto adesso? Ora la questione riguarda tutti: amministratori e non. Intanto, – precisa il Vescovo di Noto- ho ritenuto necessario presenziare alla benedizione della nuova Cappella Cimiteriale. Il cimitero, infatti, è luogo di preghiera e di offerta del sacrificio vivo e vero all’Onnipotente. Non ho mai messo in discussione il ministero e l’operato pastorale dei sacerdoti, vecchi o giovani che siano, e siccome sono anche il vescovo dei vivi, con la presente mi dai l’occasione per ribadire che Modica in questo momento ha bisogno di ritrovare la giusta serenità e come pastore sono molto preoccupato per le problematiche che in maniera non del tutto ‘invisibile’ attraversano la vita dei nostri ragazzi e sono solo poche le voci autorevoli modicane che segnalano la drammaticità del momento. C’è molto silenzio! Non si può far finta di niente! Ho dialogato con i sacerdoti – li ringrazio per come si spendono ogni giorno per gli altri -, con diversi dirigenti scolastici e con le autorità civili e militari. Sentiamo la necessità di intervenire con una certa urgenza”.

“Prossimamente- annuncia Rumeo- riprenderemo a dialogare con le autorità civili dei 9 comuni della Diocesi per progettare interventi a favore delle nuove generazioni. Non dimenticando che da giugno 2025 metteremo mano, a conclusione del Sinodo della Chiesa italiana, al nostro piano pastorale diocesano, strumento indispensabile per una vera riforma della Chiesa!

A giorni, comunque, mi recherò a Modica per confrontarmi con le autorità competenti sulla questione del cimitero!”