Nessun confronto, almeno a breve, per verificare le varie posizioni dei consiglieri comunali, all’indomani del volta faccia degli abbatiani nella votazione del dissesto del Comune di Modica.
La sindaca, Maria Monisteri, in questo senso è chiara: “In un primo momento avevo fretta di procedere ad un rimpasto di giunta e di valutare attentamente le posizioni dei consiglieri comunali. Adesso ho deciso di prendere il giusto tempo. Questo ovviamente non significa che il confronto non ci sarà e non avverrà. Ma non nel breve tempo”.
C’è una analogia tra la minoranza in consiglio comunale del sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini e quella che, con tutta evidenza, ha la prima cittadina modicana, con una aggravante che non è di poca rilevanza: l’imminente arrivo dei tre commissari che si dovranno occupare del dissesto. “Dissesto che – precisa la prima cittadina – è fino al 2022”. La maggioranza al momento è di 9, poi ci sono i tre del Pd che hanno votato favorevolmente, e poi i 12 che facevano parte della maggioranza e che ora non ci sono più. “Se il Pd entra in giunta? Questo lo escludo. Piuttosto sto pensando a degli ingressi di tecnici, anche per l’elemento bilancio e dissesto che in questo momento resta primario”. Paradosso, quello che tutti gli assessori, all’unanimità, abbiano votato la delibera, mentre poi in Consiglio comunale, gli abbatiani abbiano fatto dietro-front. “E’ certamente un paradosso e c’è chi tra questi, al momento, sta cercando anche di unire questo fronte ma non posso non procedere ad un rimpasto, che come ho detto avverrà. Senza fretta ma avverrà certamente”.