Leontini sindaco Highlander a Ispica sbaraglia tutti

285

I numeri hanno un’importanza assoluta e incontrovertibile. Così, seguendo questo dettame infallibile, il sindaco di Ispica Innocenzo Leontini rimane al suo posto a capo dell’amministrazione di Palazzo Bruno, a seguito dell’esito della lunga e articolata seduta del consiglio comunale che si è tenuta ieri pomeriggio con all’ordine del giorno il solo punto riferito alla sfiducia al primo cittadino. Ebbene su 16 consiglieri, il totale, hanno votato la sfiducia soltanto 9 consiglieri ossia i firmatari della richiesta (8 consiglieri) a cui si è aggiunto il consigliere Carmelo Oddo che in aula ha sostenuto l’atto, cinque consiglieri (quelli di maggioranza) si sono ovviamente opposti e abbiamo assistito all’uscita dall’aula, al momento della votazione dopo la dichiarazione formulata, dei consiglieri Gianni Stornello e Paolo Monaca che, nonostante siano baluardi tra i banchi di opposizione, non hanno sostenuto la mozione di sfiducia.

Dunque nei fatti, il sindaco Leontini, politico di lungo corso, fine amministratore, persona assolutamente acuta e dalla grande competenza, nonostante i risicati numeri in aula che sostengono la sua amministrazione, è riuscito a sfangare la sfiducia e a rimanere a governare.

A questo punto, alcune considerazioni. Che Leontini sia riuscito a superare e ‘vincere’ una prova piuttosto impegnativa e per nulla scontata nell’esito è un fatto. C’è riuscito per sue capacità? Ha avuto un ruolo determinante la scelta compiuta mesi fa di convergere su Forza Italia abbandonando il progetto civico iniziale, nonostante – come ha avuto modo di riferire ieri in aula il sindaco – nei fatti aveva perso componenti cammin facendo, dunque la scelta è stata quasi obbligata? Ed ancora, al di là delle parole pronunciate nel prolisso intervento di Gianni Stornello e nell’argomentare ‘costruito’ di Paolo Monaca, Leontini ha ricevuto una mano di aiuto non così scontata da parte di Cateno De Luca, ideatore e leader di Sud chiama Nord a cui fa riferimento Monaca? E se così dovesse essere, quale potrebbe essere il contraccambio ‘politico’ che probabilmente sarà stato concordato o ipotizzato? C’è chi vocifera, a denti stretti tra i corridoi di Palazzo Bruno, che Leontini abdicherebbe a candidarsi al secondo mandato, proprio a favore di Monaca. Ma si tratta solo di voci che non sembrerebbero concrete. Sembra più facile immaginare, entrando nei meandri di fantapolitica, che Leontini chiuda il suo mandato alla fine naturale, slittata di qualche altro mese dunque nella primavera del 2026, e guadagnando un altro semestre a gratis, per poi correre nuovamente per lo scranno più prestigioso di Palazzo Bruno. E a fronte di questo scenario, cosa accadrà tra i gruppi politici e partitici rappresentati, in aula, dai firmatari della mozione di sfiducia? Pare ancora non ci siano certezze e se così dovesse essere, forse dovrebbero cominciare a pensarci sul serio! Va bene essersi messi insieme per sostenere una mozione di sfiducia, ma appare difficile immaginare che tutti insieme possano configurare una compagine coesa e in grado di fare muro all’avanzata di Leontini e del progetto di centro destra con Forza Italia. Ma se si andasse frammentati, ciascuno con il proprio candidato sindaco, si profilerebbe una parcellizzazione del voto e delle chance di invertire la rotta. Discorso a sé è rappresentato da ciò che potrebbero fare PD (il cui consigliere in aula è appunto Stornello) e Sud chiama Nord, rappresentato da Monaca, lo stesso che nelle recenti regionali ha nei fatti sfiorato la possibilità di conquistare il seggio all’ARS.

Gli interrogativi ci sono tutti, ma anche alcune certezze! Dall’esito della mozione di sfiducia ciò che rimane una pietra miliare è la figura di Leontini che, come un’araba fenicia del terzo millennio, è resuscitato dalle proprie ceneri e ha dato una risposta incontrovertibile – almeno sino ad oggi – a tutti i detrattori che lo vedevano già sul viale del tramonto! Da oggi, Leontini ha la possibilità di scrivere una nuova pagina per la sua amministrazione, avendo toccato il fuoco con le mani, è uscito indenne dalle fiamme che, oggi, sono state spente, ma non è escluso possano tornare ad ardere più avanti e questa volta la storia non si ripeterebbe come l’esito registrato ieri.

Ad maiora Leontini con l’augurio, ovviamente per la comunità ispicese, di tornare ad amministrare con lungimiranza, sagacia, concretezza e azioni determinanti a cominciare dalla risoluzione della riduzione oraria ai dipendenti comunali che hanno urgenza di risposte senza se e senza ma!