Con la conclusione del 184° Corso Allievi della Polizia Penitenziaria, 1.327 nuovi agenti entreranno in servizio presso gli istituti penitenziari italiani. In particolare, a Ragusa arriveranno 9 nuovi agenti che andranno a potenziare l’organico dando così una boccata d’ossigeno ai componenti del corpo in servizio presso la casa circondariale iblea.
Ad annunciarlo il senatore Salvo Sallemi che aggiunge: “l’arrivo di nove nuovi agenti garantirà il miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere, alleviando le carenze di organico“. Sallemi precisa inoltre che per quanto riguarda Ragusa è stato ottenuto un finanziamento di oltre 1 milione di euro per lavori straordinari di manutenzione della struttura.
Ma intanto il Consipe, (Confederazione sindacati penitenziari), nella persona del segretario nazionale Davide Scaduto, precisa che “l’incremento di 9 unità è un dato non corretto in quanto di queste una unità è già presente in istituto in quanto distaccata per altri motivi da tempo, 3 unità sono di sesso femminile e quindi in un istituto maschile possono sfortunatamente dare poco supporto. “Peraltro – continua – come già abbiamo evidenziato in passato per Ragusa sarebbero previste 2 donne anziché le 12 presenti. A questi numeri va aggiunto che 4 unità saranno presto messe in quiescenza. Quindi Ragusa vedrà un incremento reale di un’unità a fronte delle 18 che l’anno scorso sono andate in pensione.
Vi è una gravissima carenza nel ruolo dei sottoufficiali tant’è che sono presenti solo 2
ispettori di 6 previsti e 4 sovrintendenti dei 10 previsti I margini di sopportazione dei
carichi di lavoro da parte del personale, sono stai ampiamente superati, il personale è
esausto ed esasperato, con una media di 80 giorni di ferie accumulate e un numero
imprecisato di ore a recupero”.
Vi è una gravissima carenza nel ruolo dei sottoufficiali tant’è che sono presenti solo 2
ispettori di 6 previsti e 4 sovrintendenti dei 10 previsti I margini di sopportazione dei
carichi di lavoro da parte del personale, sono stai ampiamente superati, il personale è
esausto ed esasperato, con una media di 80 giorni di ferie accumulate e un numero
imprecisato di ore a recupero”.