Trasformare un problema in una opportunità. Questa la proposta del Circolo Legambiente il Carrubo che interviene sull’impianto Versalis di Ragusa.
Lo stesso, come è noto, produceva polietilene. L’ipotesi di chiusura dell’impianto ha innescato una serie di valutazioni sulla sua riconversione per permettere il mantenimento dell’occupazione diretta e quella dell’indotto, “che però- scrive Legambiente- rimangono nel vago. Così come vaghe sono le promesse dell’ENI sul futuro dell’impianto. Si è parlato di centri di ricerca per il riciclo meccanico o produzione di oli vegetali, ma si tratta sempre di ipotesi di lavoro, senza niente di certo”
“Invece- suggeriscono gli ambientalisti-si potrebbero sfruttare le competenze di Versalis, proprietario di Novamont da fine 2023, nel campo delle bioplastiche. Novamont è leader mondiale nel campo delle bioplastiche e bioprodotti con Mater-Bi, oltre ad aver fondato, insieme a Coldiretti e ai Consorzi agrari d’Italia, Mater-Agro. Si tratta di una società che intende promuovere un nuovo modello di innovazione partecipata tra agricoltura e industria, aiutando gli agricoltori a mantenere buone rese di coltivazione, attraverso l’utilizzo di bioprodotti e biomateriali biodegradabili a basso impatto. Questa è proprio la soluzione che si sta cercando di introdurre nella serricoltura iblea flagellata dal fenomeno delle fumarole. Da anni Legambiente propone di sostituire clips e filo in plastica utilizzati nelle serre, e responsabili dei fumi tossici derivanti dalla combustione dei residui vegetali, con fili e clips in materiale biodegradabile. Finalmente la Regione si è resa disponibile a finanziare con il PSR l’introduzione di materiali biodegradabili nella coltivazione degli ortaggi. Si attende solo la prossima riunione del comitato di sorveglianza del PSR. Oggi le clip biodegradabili sono sul mercato ma vengono prodotte nei Paesi Bassi utilizzando il Mater-Bi di Novamont. Perché invece non produrle a Ragusa affiancando lo stabilimento di contrada Tabuna agli impianti Novamont già presenti in Italia e in Europa? La riconversione del sistema di produzione serricolo verso il settore green- conclude Legambiente- è non solo necessario ma conveniente e l’impianto di Ragusa ne può essere uno dei pilastri”.