Modica, la causa di Nino Baglieri riceve il riconoscimento giuridico

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Il Congresso Ordinario del Dicastero delle Cause dei Santi, riunitosi l’8 gennaio scorso, ha riconosciuto la validità giuridica dell’Inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Nino Baglieri.

Dopo 12 anni dall’avvio del processo diocesano di beatificazione e canonizzazione di Nino Baglieri,  la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione volge al termine. 

Nel marzo 2012, a cinque anni dalla morte di Nino, la Famiglia Salesiana chiese alla Diocesi di Noto di avviare l’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione di Nino Baglieri: da quel giorno sono state numerose le tappe vissute, dall’autorizzazione dei Vescovi siciliani, alla creazione del tribunale.

Benché si tratti di una fase “finale”, questo non vuol dire che Baglieri diventi subito beato o santo. Tutti i documenti prodotti dalla Diocesi, e sono numerosi, saranno ora inviati in Vaticano presso la Congregazione delle Cause dei Santi, per iniziare un’altra fase del processo.
Per vivere al meglio questi momenti la Diocesi di Noto insieme alla Famiglia Salesiana ha pensato di realizzare diversi momenti di riflessione. Il programma prevede il prossimo 2 maggio alle ore 20:00 il musical “Sulle ali dell’Amore”, curato dal CGS Life di Biancavilla presso il teatro Garibaldi. L’ingresso è gratuito ma occorre prenotarsi.

Venerdì 3 maggio, nella mattinata, in alcune istituzioni scolastiche sarà proiettato il film su Nino Baglieri mentre nel pomeriggio si terrà un seminario giornalistico, aperto alla cittadinanza, dal tema: “Comunicare il sacro. La croce e la luce, il caso del Servo di Dio, Nino Baglieri”. Il seminario è in programma presso il Palazzo della Cultura.

Vigilia della celebrazione di chiusura, sabato 4 maggio, don Pierluigi Cameroni, postulatore, presiederà alle ore 20 una meditazione e una preghiera itinerante nei luoghi di Nino Baglieri.

I momenti più importanti sono in programma il 5 maggio e il 6 maggio. Domenica sera, alle ore 18, il vescovo di Noto, mons. Salvatore Rumeo, presiederà la Celebrazione Eucaristica con il rito di chiusura dell’inchiesta diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, alla presenza di diversi sacerdoti tra cui anche don Pascual Chavez e di tutta la comunità diocesana.

Lunedì 6 maggio, festa di San Domenico Savio e anniversario della croce di Nino, ci sarà alle ore 18:30 una celebrazione presso l’Oratorio Salesiano, presieduta dal IX successore di don Bosco, don Pascual Chavez.

La storia di Nino Baglieri

Antonino Baglieri, detto Nino, nasce a Modica il 1° maggio 1951. Dopo aver frequentato le scuole elementari e aver intrapreso il mestiere di muratore, a diciassette anni, il 6 maggio 1968, precipita da un’impalcatura alta diciassette metri. Ricoverato d’urgenza, Nino si accorge di essere rimasto completamente paralizzato.  Nino passa quindi da un centro ospedaliero all’altro, senza alcun miglioramento. Nel 1970 torna a Modica: trascorre gli anni successivi in un totale isolamento. Alle quattro del pomeriggio del 24 marzo 1978, Venerdì Santo, Nino avverte una nuova forza dentro di sé, mentre alcuni membri del Rinnovamento nello Spirito e un sacerdote pregano su di lui. Da allora, accetta la propria condizione di malato, ma non si rassegna: impara a scrivere con la bocca, aiutando molte persone. Redige, inoltre le sue memorie e scrive lettere a persone di ogni categoria in varie parti del mondo. Grazie a un’asticella, compone i numeri telefonici e si mette in contatto diretto con tante persone ammalate e la sua parola calma e convincente li conforta.Dal 6 maggio 1982 in poi considera giorno di festa quello in cui ebbe il suo incidente: è il suo «anniversario della Croce». Nello stesso anno aderisce all’Associazione Salesiani Cooperatori. Il 31 agosto 2004 emette la professione perpetua nell’Istituto Secolare Volontari con Don Bosco. Muore tre anni dopo, alle 8 del 2 marzo 2007. L’inchiesta diocesana sulla sua vita, le sue virtù e la sua fama di santità si è svolta nella Diocesi di Noto dal 2 marzo 2014 al 5 maggio 2024. I suoi resti mortali riposano nel cimitero di Modica.