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Anche una unità cinofili e due unità personale Usar (Urban Search and rescue) specializzati per ricerca e recupero persone sotto le macerie del Comando Provinciale di Ragusa si sono recate ieri a San Giovanni Galermo, a Catania, per dare supporto ai colleghi intervenuti nell’esplosione che ha sconvolto il popoloso rione.
14 i feriti, di cui sei ricoverati in ospedale. Tra i ricoverati, una persona è in codice rosso. Non ci sono, fortunatamente, vittime. Per ore si è temuto per la sorte di un uomo, poiché i familiari non riuscivano a rintracciarlo. Alla fine è stato accertato che non si trovava in casa al momento dell’esplosione.
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Un boato fortissimo ha quindi squarciato il silenzio del quartiere, facendo crollare l’edificio e danneggiandone gravemente altri due. L’onda d’urto è stata avvertita anche in altre zone della città, seminando paura tra i cittadini.
Sul luogo dell’esplosione sono intervenuti i vigili del fuoco, la protezione civile, polizia e carabinieri. Anche il sindaco Enrico Trantino è arrivato sul posto. Oltre ai feriti, almeno 120 persone sono state evacuate dalla zona, tra cui una cinquantina di degenti di due strutture di assistenza vicine: una casa di riposo e l’Opera diocesana di assistenza (Oda).
Per evitare il rischio di nuove esplosioni, i vigili del fuoco hanno disattivato le linee elettriche in tutto il circondario.