Nessuna buona notizia sarebbe emersa dal vertice svoltosi lo scorso 16 gennaio nel corso del quale la RSU di Stabilimento ha incontrato la Direzione HR di Versalis e la prima linea di
Esercizio/Produzione dello Stabilimento di Ragusa.
Secondo quanto riferito dai sindacati, “dal vertice sono emerse le priorità dell’Azienda e sono state di fatto illustrate alla RSU tutte quelle attività che, già a partire da ieri, verranno messe in campo per portare nel giro di qualche mese lo Stabilimento Ragusano ad essere gas free e quindi totalmente dismesso. Tutto questo- aggiungono gli i componenti della Rappresentanza Sindacale Unitaria- senza considerare le inevitabili ripercussioni sugli assetti e sull’organizzazione del lavoro in area produzione e servizi”.
“La Rsu- prosegue la nota- apprende che, per lo stabilimento di Ragusa, non vi siano altre priorità aziendali se non la dimissione degli impianti di produzione e il congelamento degli accordi sindacali, territoriali e nazionali. Tali disposizioni avrebbero conseguenze economiche insostenibili per i lavoratori. Ma se le priorità Aziendali sono soltanto quelle soprascritte, che fine hanno fatto quei progetti di riconversione Industriale che tanto erano stati proclamati per il Sito Produttivo Ragusano fino a qualche settimana fa? Tutto questo non fa altro che alimentare le preoccupazioni della RSU circa il futuro produttivo ed occupazionale della realtà Industriale Ragusana. Lo Stabilimento di Ragusa farà da apripista alla fase di dismissioni annunciata da Eni senza nessuna intesa siglata tra Azienda e Rappresentanze Sindacali che tuteli li futuro dei Lavoratori Ragusani e delle loro famiglie. Tutto ciò è inaccettabile– tuona- e va contro quei rapporti di Relazioni Sindacali che da sempre hanno contraddistinto le Società del Gruppo Eni”.
La RSU chiede quindi alla Direzione HR di fare un passo indietro e di bloccare questo piano di dismissioni fino a quando non vi saranno delle reali garanzie e delle tutele per tutti i lavoratori, “sancite- ricordano i sindacati- da incontri programmati alla presenza delle segreterie Territoriali che portino alla condivisione e quindi ala ratifica tra le parti di un Protocollo che consenta di gestire al meglio tutte queste fasi, una intesa che dia concretezza e certezza a quei progetti di investimento previsti per la riconversione dello Stabilimento di Ragusa così come annunciati al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla Presidenza della Regione Sicilia“.
La Rsu chiede inoltre maggiori assicurazioni e un incontro urgente alla presenza delle Segreterie Territoriali, per meglio conoscere e definire gli ambiti del Progetto Ragusa e annuncia che non sarà presente all’incontro Sindacale convocato per il domani. Inoltre, si riserva di mettere in campo, qualora fosse necessario, tute quelle azioni sindacali previste nell’espletamento del proprio ruolo.