Nel primo pomeriggio di ieri una pattuglia della Polizia di Stato, in servizio di controllo del territorio nel Comune di Vittoria, notava un ciclomotore con a bordo due soggetti, il cui conducente procedeva “su una ruota”. Immediatamente gli operatori della Volante al fine di procedere al loro controllo intimava l’ALT POLIZIA, segnalando tramite i dispositivi acustici e sonori l’ordine di arrestare la marcia del veicolo. Il passeggero del ciclomotore, udita la sirena, si voltava in direzione dell’equipaggio accorgendosi della volante di Polizia e quindi lo comunicava al conducente che immediatamente tentava di eludere il controllo mettendo in atto una serie di infrazioni al codice della strada, utili alla fuga, ponendo a serio repentaglio l’incolumità degli operatori di polizia e degli utenti della strada, atteso che i due giovani, nel cercare di guadagnare una via di fuga, impegnavano tutte le intersezioni stradali ad alta velocità, anche in senso contrario a quello consentito, omettendo di dare la precedenza nei tratti previsti e non curandosi della presenza di passanti, anche minori di età.
Poco prima del sinistro stradale, ad una distanza di circa 200 metri, i due giovani lanciavano una pistola per terra sul lato sinistro della carreggiata. Gli operatori di polizia sospendevano l’inseguimento al fine di rinvenire quanto precedentemente gettato dai due giovani, spegnendo anche i dispositivi sonori.
L’arma rinvenuta dagli agenti risultava essere “una pistola a salve”, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, arma che riproduceva fedelmente una arma da fuoco tipo pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell’ordine.
Dopo che gli agenti arrestavano la marcia del veicolo di servizio, al fine di recuperare la pistola, udivano subito dopo un boato riconducibile al suddetto sinistro stradale, avvenuto a poche centinaia di metri più avanti tra i due giovani e un veicolo privato al quale non davano la precedenza.
Stante alle gravi condizioni di salute dei due giovani gli agenti provvedevano immediatamente ad allertare personale sanitario ed altro personale del Commissariato per le attività del caso.
Successivamente si accertava che il conducente risultava privo della prevista patente di guida e che il ciclomotore era sprovvisto di copertura assicurativa.
Questa Procura della Repubblica, nella persona del dr Fornasier, in servizio di turno, ha effettuato il sopralluogo, acquisendo le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali pacificamente emergeva la condotta posta in essere dai due giovani, come sopra descritta, consentendo altresì di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a collidere autonomamente con altro veicolo privato, senza che tale evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento parte del personale della Volante.