Accursio Craparo si evolve: Radici è il suo solo ristorante del cuore

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ph Paola Licciardello

Il 2025 ha portato un’importante evoluzione per lo chef Accursio Craparo e per sua moglie Oriana. I loro due ristoranti, Accursio Ristorante e Radici-L’Osteria di Accursio diventeranno un solo luogo dove continuare a fare ricerca, a garantire il profondo senso dell’ospitalità e a proporre una selezione di piatti che guardano con attenzione e innovazione all’idea di trattoria contemporanea. Tutto questo avverrà a partire dal prossimo mese di febbraio, quando riaprirà Radici, nel centro storico di Modica, in provincia di Ragusa. In modo contestuale alla decisione assunta, già ufficialmente comunicata alla Guida Michelin, si procederà anche ad un restyling degli ambienti di Radici per esprimere in modo ancora più pregnante l’intento di Accursio Craparo e di Oriana Aprile, impegnati a disegnare una visione inedita di ciò che oggi rappresenta l’idea di ‘trattoria’ supportata dalla ricerca, dalla sostenibilità, dalla conversione delle materie prime e da procedimenti in cucina molto più snelli ed immediati che conferiscono importanza e sostanza alla proposta di piatti espressi che, come sinora compiuto, attraverseranno la storia della Sicilia, da est a ovest, da nord a sud.

Per meglio comprendere la decisione assunta e il substrato culturale che sta alla base delle scelte maturate, affidiamo ad Accursio Craparo le dovute argomentazioni, facendo un excursus degli ultimi vent’anni della sua carriera: “Era il 2003 quando ho conosciuto Modica, un colpo di fulmine che ha segnato il mio ritorno in Sicilia e, allo stesso tempo, un nuovo punto di partenza. I viaggi e le esperienze lavorative in giro per il mondo mi hanno regalato confronti con tradizioni e culture diverse, aiutandomi a riconoscere, con maggiore consapevolezza, l’importanza delle mie origini, della mia terra e della mia cultura. Prima ancora di mettere su carta le mie ricette, ho avvertito il bisogno di riconoscere e studiare questa terra che avevo lasciato da ragazzo. Ho così iniziato un cammino di riconciliazione alla scoperta degli strati millenari della cultura alimentare del popolo siciliano. Nella città di Modica, ho riconosciuto subito la mia nuova dimora e insieme a mia moglie Oriana, general manager della nostra attività di ristorazione, abbiamo inaugurato il nostro primo ristorante La Gazza Ladra all’interno di Palazzo Failla, nel 2005 a Modica Alta. Nel 2014, abbiamo finalmente trovato il ‘nostro luogo’ con Accursio Ristorante, a Modica Bassa, nel cuore del centro storico in cui ho declinato il mio legame profondo con il territorio siciliano: quello occidentale dove sono nato e quello orientale dove vivo. Nel 2019 abbiamo dato vita a Radici, la nostra Osteria, a pochi passi dal Duomo di San Pietro. L’idea della “casa” ha rappresentato il fulcro del nostro progetto. Ho voluto che l’osteria fosse il luogo in cui celebrare i piatti della nostra cultura alimentare popolare, valorizzando il patrimonio gastronomico della memoria e del focolare di famiglia, dando spazio ai profumi dell’infanzia e agli antichi sapori delle ricette delle nostre nonne. Il tutto espresso in un linguaggio contemporaneo, rendendo i piatti più leggeri, più digeribili e con un ampio utilizzo dei prodotti dell’orto.

E così il mio modo di concepire la cucina si è evoluto, portandomi a riflettere su scelte sempre più consapevoli e sostenibili, generate dai cambiamenti che influenzano il nostro stile di vita e che negli ultimi anni sono diventati imprescindibili. In questo percorso abbiamo affrontato trasformazioni, adottato visioni innovative e abbracciato un pensiero sempre più all’avanguardia e contemporaneo”.

Negli ultimi cinque anni lo chef ha capitanato le cucine di entrambe le realtà ristorative conferendo voce e cuore, ma affidandosi ad una sola anima. Due proposte diverse, accomunate dallo stesso obiettivo: far sentire gli ospiti accolti, regalando loro un’esperienza singolare. Così, lo chef Craparo ha declinato il suo rinnovato concetto di ristorazione, riscoprendo un rinato interesse per il mestiere di cuoco nella sua essenza più autentica, tra le mura dell’Osteria. Oggi – ha proseguito Accursio Craparo – la mia visione sta nel condividere con gli ospiti un’esperienza credibile e genuina, in cui l’ingrediente torna ad essere protagonista assoluto, rispettato nella sua integrità, nella sua bellezza visiva e tattile, nel suo sapore, per rivelare l’essenza di un territorio ricchissimo di storia, biodiversità, identità. Amo raccontare le storie che sono dentro e attorno ai piatti, frutto di ricette tramandate da generazione in generazione, anche lavorando su ricette imperfette o trasformando gli avanzi in nuove creazioni, per ridurre gli sprechi e per valorizzare ingredienti considerati, erroneamente, meno nobili. Ecco perché, oggi, in modo forte, vero, sincero, autentico, sentiamo il bisogno di unire le due realtà ristorative in una grande unica casa: Radici – L’Osteria di Accursio, che continuerà ad accogliere i viaggiatori e gli amanti della cucina siciliana contemporanea. L’Osteria di Accursio affonderà le radici nel desiderio di raccontare storie che hanno un finale inedito, passibile di modifiche e ritorni di fiamma, come accade nelle saghe più belle della letteratura siciliana che continua ad essere Maestra di vita”.