Dissesto Modica, le reazioni di maggioranza e opposizione

187

Di “atto doveroso” parlano i consiglieri di maggioranza. Di “pagina nera per la città” parla invece la Consigliera comunale Ivana Castello. La dichiarazione di dissesto del Comune di Modica non manca di portare con sé le ovvie reazioni da parte di maggioranza e opposizione. I consiglieri di maggioranza, Armenia, Aurnia, Borrometi, Cascino, Cecere, Civello, Guccione, Minardo e Spadaro non si dicono “né sorpresi né impreparati all’avvio dell’iter del Dissesto da parte della Giunta. Riteniamo – dicono che sia stato compiuto un atto Doveroso e di Responsabilità nei confronti della nostra Città. Già dallo scorso 29 novembre, infatti, con la nostra interrogazione, esercitando l’attività di controllo, chiedevamo lumi sull’iter che l’amministrazione intendeva seguire alla luce della nota n.250/2014 della Corte dei Conti, della nota del 15/11/2024 della Responsabile del Servizio finanziario, che davano già per conclamato lo squilibrio strutturale dell’Ente, e non per ultima la nota dei revisori del 20/11/2024 con la quale l’Organo di controllo invitava l’Ente  ad attivarsi, senza indugio, ad avviare le procedure di cui all’art. 244 e seguenti del D.lgs 267/200 ed atti consequenziali ognuno per le proprie competenze. Rinnoviamo il nostro totale sostegno al Sindaco, che ha anche atteso eventuali interventi legislativi di carattere nazionale, Sindaco che con l’azione di ieri ha adempiuto al proprio mandato in maniera coerente e corretta, prendendosi cura della nostra Città. Siamo convinti che questa decisione, sebbene dolorosa, era inevitabile e rappresenta un’opportunità per la nostra Comunità, offrendo la possibilità di risolvere problemi strutturali, che con una gestione trasparente e responsabile permetterà di restituire la stabilità finanziaria e la fiducia dei nostri cittadini nei confronti dell’Ente.

Di diverso parere Ivana Castello: “Sono 10 anni che combatto in Consiglio comunale per evitare il dissesto, da sempre ho fatto presente alla Corte dei conti che il modo di amministrare dell’ex primo cittadino avrebbe sicuramente portato alla dichiarazione di dissesto, che oggi è una parola che mi fa molto male. La Città viene umiliata dall’atteggiamento arrogante dell’ex sindaco. Si parla di 120 milioni di disavanzo, ma secondo i miei calcoli i numeri sono molto più alti. Dopo avere estinto i debiti sono stati presi in prestito altri 44milioni, avrebbe aumentato l’anticipazione di cassa, aumentato i debiti fuori bilancio, aumentato i debiti per le partecipate. Si capisce bene che l’indebitamento del comune che è avvenuto nei 10 anni supererebbe i 250 milioni di euro. È sicuramente una brutta pagina. Se si fosse pensato al risanamento nei primi anni il Comune sarebbe uscito indenne. Ci saranno ripercussioni per chi ha dei crediti. La responsabilità maggiore è dell’ex sindaco, ed anche l’attuale sindaca avrebbe anche potuto attuare strategie diverse”.

Anche il coordinamento di Sud chiama Nord interviene sulla vicenda. “Seppur condivisibile la posizione del Sindaco Monisteri rispetto alla necessità di mettere un
punto e tentare di intraprendere un percorso di risanamento riportando il Comune verso la
normalità contabile amministrativa, non vi è dubbio che l’avvio della procedura di dissesto è
una scelta drammatica per la città e per i cittadini. Le conseguenze del dissesto hanno un
impatto pesante sulla comunità, sui creditori e sulla vita dell’ente, anche se l’azione
amministrativa ordinaria potrà procedere senza stress e soprattutto senza la possibilità di
creare ulteriori gravami finanziari considerato il controllo e i limiti a cui l’amministrazione
dovrà sottostare. La lunga seduta della Giunta Comunale si è conclusa sì con la decisione
unanime di avviare la procedura di dissesto, ma lascia passare un messaggio, e su questo
fronte esortiamo il sindaco a fare chiarezza nelle prossime ore, poco rassicurante. Abbiamo
l’impressione che ci sia stata una lunga trattativa che alla fine è sfociata in una sorta di
accordo tra l’O.le Abbate e il Sindaco sul mantenimento dell’attuale compagine di governo
della città. Noi, invece, riteniamo e ci aspettiamo un vero cambio di passo del Sindaco.
Crediamo sia opportuno e consequenziale l’azzeramento della Giunta comunale e avviare un percorso di condivisione della pesantissima crisi finanziaria dell’ente”.