L’atmosfera natalizia si respira a pieni polmoni. C’è la musica, ci sono i mercatini del Villaggio del Gusto e le luminarie, ma nonostante tutto i ragusani continuano a frequentare poco via Roma, zona che certamente ha compiuto passi avanti importanti rispetto a qualche anno fa, ma che resta ancora ben lontana dai fasti di un tempo: quando prima dell’avvento dei centri commerciali, era il salotto buono della città, la strada dove fare acquisti, dove passeggiare.
Adesso al posto di molti negozi sono nati i locali che hanno contribuito ad animare l’arteria più centrale e storica della città e che insieme a via Mariannina Coffa e piazza San Giovanni rimane “il centro” nell’immaginario collettivo. “Noi abbiamo fatto questa scommessa ormai quasi due anni fa – dice Alessio Micieli, co-titolare del Clab – e dopo due anni ci siamo ancora e non possiamo dire che la nostra attività vada male. E’ chiaro che poi ci piacerebbe vedere una via Roma molto più frequentata, perché sarebbe riduttivo pensare solo al nostro locale. E purtroppo, soprattutto durante la settimana, così non è”. Difficile individuare responsabilità. “L’amministrazione fa il suo, da dopo l’estate in poi ci sono stati eventi come i buskers e la festa della scaccia, e adesso c’è un interessantissimo cartellone di Natale, però purtroppo molti ragusani continuano a non venire in centro, anche se il fine settimana è certamente diverso. Aspettiamo che i tanti studenti universitari che sono fuori sede ritornino e speriamo che, oltre che di giorno per gli acquisti natalizi, queste strade, si possano riempire anche la sera, soprattutto di giovani”. Nelle casette natalizie del Villaggio del Gusto, dai dolci ai salumi, all’artigianato.
Suggestiva anche l’atmosfera che si respira a Ibla dove soprattutto i bambini, con il Villaggio incantato dei Giardini Iblei e i narratori di favole, rimangono letteralmente incantati mentre i più grandi hanno dimostrato di apprezzare il servizio di navette che permette di spostarsi in maniera facile e veloce dal centro verso il quartiere barocco e viceversa.