Rimborsi sisma ’90, soluzione positiva ma restano problematiche

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“Da alcuni giorni, in svariati organi di stampa e sui social, si è preannunziata la soluzione positiva e definitiva agli aventi diritto dell’annosa vicenda dei rimborsi al 90% dell’Irpef versata per gli anni 1990/1992 dai contribuenti delle province di Catania, Ragusa e Siracusa”. Lo dice l’associazione Sisma ’90 dopo le recenti notizie.

“In particolare, i parlamentari dei partiti Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, vale a dire Pogliese, Sallemi, Nicita e Scerra hanno comunicato che, grazie ai loro interventi sia al Senato della Repubblica che presso il Mef, sono riusciti a sbloccare l’annosa vicenda dell’integrale rimborso al 90% del dovuto a tutti gli aventi diritto.

Come associazione dobbiamo innanzitutto ringraziare pubblicamente l’operato dei parlamentari tutti che, con una azione bipartisanm hanno dato risposte, speriamo definitive, alle legittime istanze provenienti dal territorio e dai cittadini interessati.

Come associazione abbiamo partecipato all’incontro organizzato dal Pd e tenutosi il 2 dicembre scorso nella sede del centro studi Feliciano Rossitto di Ragusa ed ascoltato l’intervento del sen. Antonio Nicita sull’argomento.

È noto a tutti che il mancato riconoscimento del diritto al rimborso del 90% dell’imposta ha generato negli anni un vastissimo contenzioso che ha interessato dapprima le Commissioni Tributarie di primo e secondo grado e poi anche la Suprema Corte di Cassazione la quale, in numerose sentenze, ha riconosciuto il diritto al citato rimborso ai ricorrenti.

Come lo stesso senatore ci ha comunicato e confermato, sembra che finalmente il Mef abbia recepito le sollecitazioni e le indicazioni avute sia dall’Agenzia delle Entrate che dall’Avvocatura dello Stato in merito.

Siamo altresì consapevoli che il termine del 31 dicembre 2024 entro il quale saranno liquidati in modo massivo detti rimborsi, così come già letto su vari organi di stampa, possa slittare in avanti, ma ad oggi, stando a quanto ha assicurato il sen. Nicita, sembra che si possa mettere la parola fine alla vicenda che ci ha visto, come associazione, impegnati in tanti anni nella difesa dei sacrosanti diritti dei soci e dei cittadini.

Degna di nota e condivisibile la proposta avanzata dal senatore dell’istituzione di un numero verde cui gli interessati o i loro eredi possano rivolgersi per avere puntuale riscontro dell’ammontare del rimborso e della data presumibile di esigibilità della somma dovuta.

Invitato ad intervenire nel dibattito successivo alle comunicazioni del senatore, il presidente dell’associazione, Carmelo Distefano, ha fatto un excursus dell’attività della stessa e dei servizi resi in particolare ai contribuenti delle province di Ragusa e Siracusa, ha ringraziato il senatore Nicita e le forze politiche tutte che sono riuscite a sbloccare l’iter dei rimborsi ma ha anche posto alcuni quesiti che meritano un approfondimento e delle soluzioni.

Ha fatto riferimento alla problematica di tutti i contenziosi ancora aperti in tutti i gradi di giudizio ed alle cartelle esattoriali pervenute ai contribuenti per il preteso recupero del 50% di quanto liquidato in base a sentenze esecutive.

A nostro parere, ove si dovesse procedere ai rimborsi Irpef in modo massivo, si dovrebbe dare esecuzione in via prioritaria a tutte le sentenze che hanno riconosciuto in via definitiva il diritto al rimborso e che non sono state ancora soddisfatte integralmente con la erogazione materiale e definitiva ai ricorrenti del 100% dell’importo loro riconosciuto in sentenza. Con la precisazione che la categoria dei contribuenti in possesso di sentenza è quella in grado di generare all’erario maggiori costi, in caso di attuazione forzosa in sede contenziosa, e va considerato quindi che il loro soddisfacimento in via prioritaria genererebbe un immediato abbattimento di costi, con risparmio di risorse da potere eventualmente destinare ad altre categorie di contribuenti.

Sotto questo aspetto, per approfondire ed esaminare tali temi, ci faremo promotori di istituire un tavolo squisitamente tecnico con avvocati, commercialisti e tributaristi. Le risultanze del tavolo tecnico le sottoporremo poi all’attenzione di tutte le forze politiche che si sono dimostrate attente e sensibili ai diritti dei contribuenti interessati”.