Come annunciato qualche giorno fa, Aeroitalia resta a Comiso. La notizia era stata accolta favorevolmente da cittadini e istituzioni; tuttavia, sono ancora molti i disagi che anche i nostri lettori continuano a segnalare.
Gli ultimi due, in ordine di tempo, riguardano il volo Bergamo-Comiso-Bergamo.
“La partenza del volo di oggi è stata spostata da Comiso a Catania senza preavviso” scrive l’avvocato Davide Guastella che aggiunge: “al momento del check-in on line mi sono accorto che dovevo imbarcarmi a Catania 5 ore e 30 dopo rispetto la partenza del mio volo. Sono stato quindi costretto a modificare i miei impegni all’ultimo secondo e con notevoli disagi. Ma il problema è molto più grande del mio disagio! Questo è quello che Aeroitalia fa in maniera sistematica a Comiso: cambio dei piani di volo, secondo logiche incomprensibili, passeggeri abbandonati a sé stessi e danni continui all’aeroporto di Comiso! Nessuno può pianificare un volo e fare affidamento sullo scalo comisano. Così non si può andare avanti! L’aeroporto di Comiso è una risorsa fondamentale per il nostro territorio e Aeroitalia ha dimostrato di non essere una compagnia su cui si possa fare affidamento! Noi cittadini- aggiunge- dobbiamo chiedere a gran voce l’intervento immediato dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile per fermare questo scempio e tutelare i diritti dei passeggeri e della SAC (Società Aeroporto Catania)”.
L’altra disavventura, come raccontato anche da Federconsumatori Sicilia, ha riguardato invece il volo del 9 dicembre Bergamo-Comiso previsto per le 20:05. 92 i passeggeri coinvolti, tra cui due con mobilità ridotta, assistenza e sedia a rotelle fino all’aereo. “Tale volo, infatti- scrive l’associazione dei consumatori siciliani- è partito solo alle 06:39 del giorno successivo, dopo una vera e propria notte da incubo per i passeggeri”.
“Il volo- spiegano- era inizialmente previsto per le ore 14:00 del 9 dicembre. E’ stato successivamente posticipato alle 20:05, ma con ampio preavviso di diverse settimane. Una volta arrivati all’aeroporto di Orio al Serio, però, i passeggeri hanno quasi subito scoperto che il volo era in ritardo e che sarebbe partito alle 22:50. Si trattava, però, soltanto del primo rinvio di una lunga ed estenuante serie. Già alle 20:30, infatti, viene comunicato un nuovo orario per la partenza: le 23:00. Alle 21:15 viene comunicato che l’aereo partirà alle 23:30. Alle 21:50 i passeggeri vengono avvertiti che l’aereo è già partito da Palermo in direzione Bergamo e che ripartirà in direzione Comiso alle 23:50.
Ma alle 23:15 viene comunicato un altro orario di partenza: questa volta è alle 00:08, e il personale dell’aeroporto di Bergamo rassicura gli aspiranti viaggiatori, che iniziano a temere di non partire più, vista la tarda ora. Timori che diventano realtà una ventina di minuti dopo, quando ai passeggeri viene comunicato che l’equipaggio del volo proveniente da Palermo è ormai fuori orario e, di conseguenza, per legge non può più lavorare per portare a Comiso le 92 persone prenotate.
Nel frattempo, però, a queste persone non viene data alcuna alternativa se non aspettare la decisione di Aeroitalia, che secondo il personale dell’aeroporto starebbe cercando un equipaggio in grado di far volare l’aereo. Lo stesso personale di terra, tuttavia, afferma anche che a Bergamo non c’è nessun dipendente di Aeroitalia con cui parlare, perché la compagnia aerea non ha dipendenti stanziati a Orio al Serio.
Passa la mezzanotte e i 92 aspiranti passeggeri del Bergamo-Comiso delle 20:05, due dei quali, lo ribadiamo, non indipendenti, non hanno idea di che fine faranno.
Alle 2:00 di notte arriva la notizia di un autobus in arrivo per trasportare i 92 passeggeri in un albergo a 15 chilometri da Bergamo, che li riporterà in aeroporto la mattina successiva con partenza dalla struttura alle 4:00. L’autobus arriva alle 2:15 e alcuni passeggeri si rifiutano di prenderlo: a conti fatti, d’altronde, starebbero in albergo meno di 90 minuti.
I due pazienti con mobilità ridotta, ad esempio, preferiscono restare in sala amica a Orio al Serio, perché il doppio trasferimento così ravvicinato sarebbe per loro ben più faticoso che restare due ore in più in aeroporto.
Ma i problemi non sono ancora finiti: anche il secondo volo, che doveva partire alle 6:00 del mattino, ritarda e parte solo quaranta minuti dopo, per atterrare a Comiso alle 8:50 del 10 dicembre, mettendo la parola fine ad un vero e proprio incubo per 92 passeggeri, tutti visibilmente provati al loro arrivo al Pio La Torre”.
“Un aereo che ritarda, o che ha un problema tecnico- afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa- ci può stare e capita a tutte le compagnie. Ma poi bisogna fornire assistenza a chi rimane a terra e, soprattutto, bisogna informarli sulla reale situazione. Dubitiamo che Aeroitalia si sia resa conto solo alle due di notte di non avere un equipaggio sostitutivo per il Bergamo-Comiso: se lo avesse detto subito i passeggeri sarebbero arrivati in albergo già alle dieci di sera, con disagi minimi rispetto a quanto hanno subito”.
Federconsumatori, inoltre, ritiene che per scongiurare il ripetersi di episodi del genere sia fondamentale potenziare l’offerta di voli, anche da Comiso e da Birgi. “La politica nazionale e regionale – conclude La Rosa – creino le condizioni tecniche ed economiche affinché più compagnie aeree offrano più voli dagli scali minori siciliani, trasferendo più aerei al Falcone e Borsellino, al Fontanarossa, al Pio La Torre e al Vincenzo Florio”.