Incidenti mortali sul lavoro, Ragusa al 61mo posto

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Ragusa è al 61mo posto nelle province con più alto tasso di incidenti mortali sul lavoro. E’ quanto risulta dall’osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, alla presentazione degli ultimi dati elaborati dal proprio team di esperti che, da sempre, oltre ai numeri evidenzia l’importanza delle incidenze di mortalità della popolazione lavorativa per identificare e mappare le regioni dove è maggiore il rischio di infortunio per i lavoratori. La provincia iblea ha avuto nel 2024 anno 3 incidenti mortali, a fronte di 117043 occupati ed un indice di incidenza di 25,6 (l’incidenza media nazionale corrisponde al numero di infortuni mortali per ogni milione di occupati). La provincia iblea va meglio rispetto al resto della Sicilia, dato che a finire in zona rossa a fine ottobre 2024 con un’incidenza superiore al +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 27,9 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Molise e Sardegna. In zona arancione: Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Puglia e Abruzzo. In zona gialla: Lazio, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto. In zona bianca: Toscana e Marche. La provincia di Ragusa è in zona gialla.

I LAVORATORI STRANIERI SONO SOGGETTI AD UN RISCHIO DI INFORTUNIO MORTALE QUASI TRIPLO RISPETTO AGLI ITALIANI

A livello nazionale, è da segnalare il dato che vede gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi dieci mesi dell’anno, che sono 149 su un totale di 657, con un rischio di morte sul lavoro che continua a essere quasi triplo rispetto agli italiani. E, infatti, gli stranieri registrano 62,8 morti ogni milione di occupati, contro i 24,0 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro.