“Ai confini del visibile”, domani l’inaugurazione della mostra al Feliciano Rossitto

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Atanasio Giuseppe Elia, Silenzi e Voci 8, 2021

Una mostra delle opere di Angelo Diquattro, Atanasio Giuseppe Elia e Luigi Galofaro, intitolata “Ai confini del visibile” e curata dal critico d’arte Andrea Guastella, sarà inaugurata domani 7 dicembre alle 18 al Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa.

All’inaugurazione presenzieranno, insieme ai tre artisti e al curatore, il presidente del Feliciano Rossitto, on. Giorgio Chessari, e il sindaco Peppe Cassì. L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali, dall’ARS e dal Comune di Ragusa.

“Ai confini del visibile” accosta i lavori di tre artisti provenienti da percorsi diversi – i comisani Elia e Galofaro dall’esperienza del Collettivo BAI, il ragusano Diquattro dal milieu del Gruppo di Scicli – e che si esprimono con mezzi differenti, prevalentemente la scultura per Galofaro e la pittura per Elia e Diquattro, ma accomunati da un filo conduttore che tiene insieme le opere esposte: “l’impresa eroica di rendere visibile l’invisibile”, come si legge nel catalogo firmato da Andrea Guastella.

“Il progetto di questa tripersonale nasce dall’idea che nella realtà contemporanea non esistano più immagini convincenti – spiega il curatore. – Mentre un tempo, prima dell’invenzione della fotografia, le immagini erano qualcosa di raro e potente, oggi sono inflazionate. Mi sono quindi chiesto cosa succederebbe in un mondo in cui le immagini scompaiono perché sono scomparsi gli strumenti con cui trasmetterle. Ecco, questi artisti ripartono dall’immaginazione, scomponendo il reale e ricomponendolo, con un percorso simile a quello seguito un secolo fa dagli astrattisti.”

Ulteriori elementi di congiunzione tra le loro opere sono la ricucitura di elementi visivi eterogenei e la riflessione metalinguistica. “Ad esempio – prosegue Guastella – Luigi Galofaro realizza sculture piccolissime pensate come se fossero gigantesche, nei quadri di Elia i particolari di un’immagine sono messi in risalto facendoli apparire enormi, e dalle opere di Diquattro, che all’apparenza sono le più astratte, a uno sguardo più attento emergono dettagli figurativi, così che la sua pittura diventa paradossalmente un modo per riscoprire la natura per via d’artificio.”

La mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19, fino al 23 dicembre. L’ingresso è gratuito.