Aeroporto: nel vertice anche deputati e sindaci dei comuni vicini

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“In previsione dell’incontro con la società di gestione dell’aeroporto di Comiso – spiega il primo cittadino Casmeneo – ho inviato i rappresentanti istituzionali dei diversi territori che, come evidenziato più volte, costituiscono la catchment area dell’aeroporto Pio La Torre. Quindi, oltre a tutta la Deputazione iblea e ai primi cittadini dei comuni  della provincia di Ragusa, ho esteso l’invito ai sindaci di Caltagirone, Niscemi, Gela, Licata e Agrigento. Inoltre, – ancora il sindaco Schembari – al fine di raccogliere tutte le istanze provenienti dai diversi settori produttivi e di portare al  tavolo tecnico le varie problematiche legate anche alla viabilità, sia dei viaggiatori che atterrano a Comiso, sia dei produttori che hanno dei tempi di percorrenza biblici su gommato, l’invito è stato esteso ai rappresentanti di categoria e datoriali, quali  CNA, Confagricoltura, Confcommercio, Sicindustria, Cofesercenti, Coldiretti, e alle rappresentanze sindacali della CGIL, CISL, UIL,UGL”.

“Come già detto chiaramente – conclude Maria Rita Schembari –  i confronti si fanno tra istituzioni, seguendo un percorso unitario, condiviso, e che non sia in contrapposizione ma propositivo per arrivare a soluzioni che diano ricadute positive”.

Dopo la richiesta di Cna e Cgil, era arrivata anche quella del deputato regionale del Movimento 5 Stelle di Ragusa, Stefania Campo, che aveva dichiarato: “bene il coinvolgimento delle associazioni datoriali e sindacali. È una richiesta che appoggiamo con estrema chiarezza. E, arrivati a questo punto, proponiamo ufficialmente anche il coinvolgimento di tutta la deputazione, regionale e nazionale, in modo che il tavolo sia un momento di confronto a 360 gradi”.

 

“A dirla tutta- aveva dichiarato- non capiamo obiettivamente perché la deputazione non sia stata già coinvolta in prima istanza, visto che veniamo insistentemente sollecitati dai sindaci ogniqualvolta risultiamo essere indispensabili, poi però in situazioni dirimenti come queste veniamo tenuti fuori dai tavoli”.