Una valigia di salvataggio per le vittime di violenza

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Nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere intitolata “Questo non è amore” in data 14 novembre ultimo scorso è stato firmato dal Questore della Provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore, dal Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, dai Sindaci di Modica e di Comiso e dall’Associazione “Salvabebè-Salvamamme” il Protocollo “La Valigia di salvataggio”.

Alla sottoscrizione presso la sede della Questura era presente una rappresentanza degli atleti del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato “Fiamme Oro Rugby” che per questa iniziativa collaborano con l’Associazione “Salvabebè-Salvamamme”.

Il protocollo, già sperimentato positivamente dal Questore a Macerata allorquando svolgeva in quella provincia le funzioni di Questore, ha l’obiettivo di rafforzare la rete di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, al fine di sostenere con tempestività le vittime che fuggono da situazioni di grave pericolo per la propria incolumità.

La sottoscrizione del Protocollo rientra nel programma delle iniziative intraprese dalla Questura di Ragusa finalizzate al contrasto della violenza di genere ed in particolare alla promozione della legalità e del rispetto della persona che vede la Polizia di Stato presente, oltre che nelle scuole e nelle piazze di Ragusa e della provincia, anche in convegni organizzati da altri Enti ed ancora anche nei teatri e nei luoghi di aggregazione.

L’iniziativa è una ulteriore conferma della promozione di strategie già condivise in un più generale Protocollo d’Intesa siglato con la Prefettura di Ragusa e finalizzate anche alla prevenzione ed al contrasto della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica

Nell’occasione sono state consegnate ai Sindaci impegnati nell’iniziativa, alcune valigie contenenti kit per le prime necessità anche per minori eventualmente presenti, in caso di allontanamento urgente dalle mura domestiche e successivo collocamento in struttura protetta.

Una valigia con generi di prima necessità, anche per le mamme con bambini nonché un luogo accogliente e sicuro dove rifugiarsi nelle fasi più difficili conseguenti alla denuncia del convivente, è di certo un aiuto concreto ed immediato.

In tale contesto le Fiamme Oro Rugby, oltre all’attività prettamente sportiva, si occupano di integrazione, inclusione e prevenzione nell’ambito delle attività sociali. In quest’ottica dal 2015 sono partner dell’Associazione “Salva mamme” per il progetto “Valigia di salvataggio”, oltre che presenti nelle scuole di ogni ordine e grado attraverso lo sport, con la promozione di importanti valori quali la parità di genere ed il rispetto dell’altro.

Il Questore, già facente parte a Roma della Dirigenza del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Rugby nei primi anni della collaborazione con “Salva mamme”, ha infatti fortemente voluto la presenza delle Fiamme Oro Rugby anche a Ragusa e nella provincia, così come nelle altre sedi da lui dirette, in considerazione dell’importante lavoro svolto finora. A tal proposito il Questore ha ringraziato il Presidente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato Dr. Franceso Montini che ha consentito la presenza di una delegazione per la sottoscrizione del protocollo nonché la partecipazione attiva al progetto del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Rugby.

La metafora dello sport e dei suoi valori fondanti costituirà dunque un costante riferimento all’interno del progetto di prevenzione ed intervento per le donne vittime di violenza.

Partners dell’iniziativa, per il Comune di Comiso, il Centro Donna Antiviolenza – Gruppo Donna Dpiù e il Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Comiso; mentre per il comune di Modica partner del progetto sarà l’Associazione Ipso Facto.

Dalla sottoscrizione del Protocollo, oltre a Ragusa, il progetto sarà operativo anche nei territori di Modica e Comiso per i prossimi tre anni e le donne vittime di violenza, che verranno collocate in strutture protette, potranno fruire oltre che del sostegno psicologico e legale dei centri antiviolenza, anche di un sostegno materiale con la consegna della valigia di salvataggio.