Sanità: domani a Modica la manifestazione regionale di Cgil Sicilia

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ll rilancio della sanità pubblica a partire dalla riforma della medicina territoriale. Sarà quello il tema della quarta delle manifestazioni che la Cgil Sicilia sta svolgendo nell’ambito del ciclo “Cambiamo il futuro della Sicilia”. Il prossimo appuntamento è stato programmato per domani, 16 novembre, alle ore 9.30  in piazza Beniamino Scucces (ex tribunale) a Modica. 

“Solo 3 case della salute inaugurate sulle 156 previste dal Pnrr: un dato che da solo- si legge nella nota con la quale viene annunciato l’appuntamento modicano-  dà conto dell’immobilismo in Sicilia sul fronte del diritto alla salute, sempre meno garantito con reparti ospedalieri che vengono smantellati, liste d’attesa difficilmente riducibili e la costante tendenza di affidare ai privati la gestione della sanità”.

“La sanità – dice il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giuseppe Roccuzzo – viene vista come un costo da chi ci governa, infatti assistiamo allo smantellamento del servizio sanitario pubblico e ad una maggiore destinazione delle risorse ai privati. Ritengo fondamentale invertire questa tendenza ed investire, in primis, sul personale tramite assunzione di nuovi medici ed infermieri e internalizzando i lavoratori dei servizi in appalto”.

“La medicina territoriale- dice Francesco Lucchesi, segretario confederale della Cgil Sicilia- è uno snodo fondamentale per la garanzia del diritto alla salute. Servono investimenti in strutture e personale, oggi assai carente, a partire dalla messa a terra delle risorse già disponibili, come quelle del Pnrr”.

“Ad oggi – aggiunge il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, il confronto con la regione sulla riorganizzazione della sanità è sporadico e inconcludente. Ci sono temi, come quello delle liste d’attesa, della riorganizzazione della medicina territoriale e della rete ospedaliera, dell’implementazione del personale sanitario- sottolinea- che non possono attendere e cosa intenda fare la regione ad oggi non è affatto chiaro”.