Nei giorni scorsi il personale della Squadra Mobile di Ragusa ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino straniero di nazionalità tunisina, poiché gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nello specifico, lo straniero sottoposto a fermo è stato riconosciuto come responsabile di aver condotto un barchino in vetroresina, salpato dalla Tunisia nei pressi della città di Sfax, con a bordo 25 migranti, successivamente soccorsi in mare e tratti in salvo, unitamente ad altri natanti carichi di migranti, dalla nave “Ong See Eye 5” e condotti presso il porto di Pozzallo nella serata del 7 novembre.
Dopo le preliminari operazioni sanitarie, si è proceduto a far sbarcare tutti i migranti, che sono stati trasferiti presso l’Hotspot di Pozzallo per le successive procedure di identificazione e fotosegnalamento.
La successiva ed immediata attività investigativa condotta dal personale della seconda sezione della Squadra Mobile di Ragusa diretta dal vice questore Aggiunto Andrea Monaco, ha permesso di individuare lo scafista che aveva condotto l’imbarcazione dalla partenza dalle coste tunisine sino all’arrivo dei soccorsi da parte della Ong.
Pertanto, in considerazione dei rilevanti elementi investigativi raccolti e dei gravi, precisi e concordanti indizi di reità emersi nei confronti del quarantaquattrenne tunisino, in relazione ai delitti di favoreggiamento in concorso dell’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio della Stato italiano, lo stesso è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
Espletate le formalità di rito, il fermato è stato associato alla Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.