Una libreria piena di volumi per bambini si trova, da ieri mattina, nel reparto di Pediatria dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria.
E’ il frutto di una generosa iniziativa da parte di una cittadina ispicese, Valeria Giunta, che dopo aver dismesso la propria libreria per bambini a Catania, ha deciso di farne dono.
“Gli ospedali, purtroppo, sono frequentati anche da piccoli pazienti – dice -. Reputo sia utile poter dare un contributo, anche minimo, per migliorare la loro permanenza in ospedale”. I volumi, invece, sono stati consegnati dalla Libreria Giunti di Ragusa che, nell’ambito dell’iniziativa “Aiutaci a crescere, regalaci un libro”, ha ricevuto la donazione di quasi 700 libri, destinati alle tre strutture di Pediatria della provincia iblea: Modica, Ragusa e infine Vittoria. All’interno sono presenti anche alcune dediche rivolte ai bambini, così da stimolarne l’interesse per la lettura.
Un messaggio rimarcato dal Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria, dott. Fabrizio Comisi, che, insieme al dottore Giovanni Di Natale, ha ringraziato i benefattori spiegando come in questo modo “gli ospedali non vengano percepiti solo come dei luoghi di sofferenza. Questo reparto deve rappresentare, piuttosto, la culla della speranza”. Il Direttore generale dell’ASP, dott. Giuseppe Drago, ha sottolineato “la collaborazione virtuosa fra pubblico e privato. In un periodo in cui prevalgono le notizie di malasanità che alimentano sfiducia, questo è un messaggio di profonda importanza, utile ad avvicinare le strutture sanitarie all’utenza”.
Alla cerimonia di ieri mattina era presente anche il consigliere comunale di Vittoria, Alfredo Vinciguerra: “Questa piacevole iniziativa – ha detto – impreziosisce l’offerta di alto livello della Pediatria di Vittoria. Grazie da parte di tutta la comunità”.
C’era anche il sindaco di Ispica, on. Innocenzo Leontini, che non ha fatto mancare il proprio sostegno: “Oltre che una soggettiva espressione di generosità, questa donazione è un esempio di incontro fra cittadini e strutture sanitarie, fondato sulla voglia di esserci con un contributo che sia coinvolgente nei confronti degli operatori e dei pazienti”.