Depuratore Ragusa, consegnati lavori adeguamento dell’impianto

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Nuovo e determinante passo avanti per il depuratore di Ragusa da realizzare in contrada Lusia. Dopo la firma apposta sul contratto, lo scorso 30 settembre nella Sala Giunta del Municipio di Ragusa, dal Commissario alla depurazione, prof. Fabio Fatuzzo, e da Aldo Laccoto, procuratore Alak srl (mandataria dell’RTI), alla presenza del Sindaco Giuseppe Cassì, oggi (martedì 12 novembre) il RUP Ing. Renato Savarese, ha ufficialmente consegnato i lavori di adeguamento dell’impianto.

Lavori che dovranno adesso essere ultimati entro due anni.  Alla cerimonia di consegna dei lavori hanno partecipato l’ing. Jacopo Trimarchi (direttore dei lavori), l’ingegner Lisa Zanieri (direttore operativo), l’ingegner Giuseppe Salvà (Coordinatore di sicurezza in fase di esecuzione), il geometra  Santo Cutrone (rappresentante legale della Impresa CG Costruzioni s.r.l, designata dal Consorzio Italia Società Consortile arl per l’esecuzione delle opere civili), il geom. Pietro Laccoto (legale rappresentante della ditta ALAK s.r.l), l’ ing. Renato Savarese (RUP dell’intervento) e l’ ing. Antonino Malaponti (supporto al RUP dell’intervento).

L’importo dei lavori è di € 10.091.277,26, oltre € 348,259,20 per gli oneri di sicurezza. L’intervento prevede l’adeguamento dell’impianto di depurazione già esistente che comprende la riqualificazione dei manufatti esistenti e la realizzazione di nuove sezioni di trattamento al fine di raggiungere la potenzialità massima di circa 79.000 AE (Abitanti equivalenti) e consentire così, dopo tanti anni, la corretta e adeguata depurazione dei reflui generati dall’agglomerato di Ragusa con il superamento della procedura di infrazione UE.

L’adeguamento dell’impianto di depurazione e il nuovo schema di processo adottato consentiranno di ottenere, in uscita dal depuratore, un’acqua idonea al riutilizzo ai fini agricoli.

Il nostro obiettivo  – afferma il Commissario Prof. Fabio Fatuzzo –  è che l’acqua di processo non venga dispersa in mare,  ma che sia invece riutilizzata come ci auspichiamo  per l’agricoltura e l’industria”.