Una cerimonia pubblica si è svolta lo scorso 2 novembre a Baranzate, comune della città metropolitana di Milano, per commemorare Giuseppe D’Iapico, alpino originario di Comiso, morto nella campagna di Russia.
Giuseppe D’Iapico era uno dei circa 100.000 soldati italiani morti o dispersi dopo la disastrosa ritirata dell’inverno del 1943 in Russia.
La sua piastrina è stata ritrovata dai coniugi Gianna e Antonio Respighi. Lui è un ex alpino e da anni si dedicano alla ricerca delle piastrine dei militari morti. Ne hanno ricevute alcune in dono, altre le hanno trovate in mercatini delle pulci o custodite dai contadini di quei luoghi. Tra questi c’era quello di Giuseppe D’Iapico, nato nel 1915 a Comiso, emigrato a Baranzate nel 1938 e poi arruolato negli Alpini. Nella biblioteca di Baranzate, la sua piastrina è stata consegnata a due pronipoti che vivono nel milanese, alla presenza dei coniugi Respingi, del sindaco Luca Elia e dell’assessore comisano Dante Di Trapani.
Alcuni parenti di Giuseppe D’Iapico sono stati rintracciati anche a Comiso. Anche a Comiso si organizzerà una cerimonia per ricordare l’alpino morto nella seconda guerra mondiale.
Stamani, presso il Comune di Baranzate, accompagnato con piacevole sorpresa dal Consigliere Alessandro Guastella, abbiamo partecipato alla consegna del piastrino del soldato Giuseppe D’Iapico, comisano classe 1915, trasferitosi alle porte di Milano nel lontano 1938 e poi partito, arruolato tra gli Alpini, per la Campagna di Russia, senza fare ritorno.
“Una giornata di emozioni intense- ha commentato l’assessore Di Trapani- che conduce alla chiusura di un cerchio che, per i familiari del Signor D’Iapico, probabilmente era rimasto aperto fino ad ora. A questo serve tramandare la storia e la memoria: a ridare, sopratutto a dolori lontani e mai leniti, dignità e vita”.
“Un miracolo, quello di oggi, possibile grazie ai coniugi Respighi (la cui opera di ricerca di reperti è stata incessante) e all’amico Luca Elia, eccellente Sindaco di Baranzate, il quale, assieme alla sua Giunta ed al suo Consiglio Comunale, hanno insistito affinché fossimo presenti. Adesso, porteremo la storia del Signor D’Iapico ai suoi parenti comisani, così ansiosi di conoscerla dopo tutti questi anni. E sarà una nuova, ennesima emozione poterlo fare”.