“E’ chiaro che si tratta di una vicenda molto delicata in cui ogni parola può essere male interpretata. Quello che posso fare, da primo cittadino, è invitare tutti a un passo indietro e uno in avanti verso l’altro e riprendere le fila di una coesione che Giarratana tante volte ha dimostrato e su questo bisogna continuare”. E’ il commento del sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, in merito alla decisione di don Francesco Mallemi, che ha rassegnato al vescovo le proprie dimissioni. “Sicuramente è stata una decisione sofferta ma con l’aiuto di tutta la comunità e con l’aiuto della chiesa contiamo di tornare ad un clima di concordia, dal momento che poi è sempre più facile mettere gli accenti sulle divisioni che non sugli aspetti di coesione che non fanno rumore. I motivi di tutto questo? Non essendo addentro a certe dinamiche non li conosco, leggo come leggete tutti gli altri, ma di certo l’impegno dell’Amministrazione anche in questo senso non mancherà”.
Il parroco della parrocchia Maria SS. Annunziata e San Giuseppe in Giarratana, don Francesco Mallemi ha rassegnato al Vescovo le dimissioni dall’incarico. Ne ha dato comunicazione nella giornata di ieri a conclusione della S. Messa delle ore 11:00 leggendo il seguente testo:
“Cari fratelli e sorelle, dopo questo anno così impegnativo e faticoso per la nostra comunità sono giunto a una scelta fatta a malincuore, fatta per stanchezza. Ieri sera ho incontrato il vescovo e ho presentato le mie dimissioni dal ruolo di parroco. Dopo essermi speso nel cercare di riprendere la comunità e anche di cercare di portare ordine e unione tra le varie realtà della parrocchia, stanco di tante situazioni ho deciso di chiedere il trasferimento in un’altra comunità perché penso di non essere più capace nel gestire queste situazioni. È una scelta fatta con serenità. Ho cercato di servirvi nel miglior modo possibile, mettendomi a disposizione vostra nei rapporti cercando di valorizzare sia i luoghi di culto, che le tradizioni. Insieme con il vescovo abbiamo deciso di annullare il nuovo statuto dei comitati che non ha portato a nessun miglioramento della situazione. Lo scopo era quello di mettere ordine nei punti dove spesso si creavano incomprensioni e tensioni, seguendo il criterio dell’uguaglianza. Ma lo statuto non ha portato i risultati sperati. Sicuramente avrò sbagliato i modi e sarò stato mancante in tante cose e di questo vi chiedo scusa. Ma sono stato mosso dal sincero desiderio di migliorare la situazione e portare un po’ di pace all’interno della comunità. Vedendo in me una grande stanchezza interiore e una incapacità nel risolvere le varie difficoltà ho deciso di chiedere il trasferimento. Vi chiedo di rispettare questa mia scelta non fomentando liti o polemiche, che non servono a nulla, ma fraternamente vi chiedo di rispettare questa mia decisione. Con la messa serale di Domenica 3 novembre concluderò il mio servizio in questa comunità, salutandovi nel Signore.