Come nel noto film “Un poliziotto alle elementari”, interpretato da Arnold Schwarzenegger, in cui un poliziotto si infiltra tra i banchi di scuola per condurre una delicata indagine, veri poliziotti appartenenti alla Polizia di Stato si sono seduti tra i banchi di scuola per condividere con gli alunni una giornata scolastica, ma questa volta non con finalità investigative, quanto invece per realizzare un progetto di comunicazione immediato e diretto, in grado di fornire loro un approccio confidenziale, aperto e schietto con gli uomini in divisa, senza barriere, col risultato secondario di raccogliere i dubbi e le curiosità che le nuove generazioni maturano nel loro percorso di crescita e che a volte non sono nelle condizioni di potere esporre liberamente e senza filtri.
Nello specifico, la Questura di Ragusa ha fortemente voluto focalizzare la chiacchierata con i ragazzi sul tema della sicurezza stradale e sue relative attribuzioni, coinvolgendo il Comandante e gli operatori della Sezione della Polizia Stradale iblea che si sono immediatamente immedesimati nei panni dell’estemporaneo alunno, pronto a sedersi e condividere i medesimi banchi di scuola.
Altrettanto pronta è stata la risposta dei dirigenti scolastici interpellati, che hanno subito fornito sostegno e collaborazione al progetto, che al momento è stato avviato negli Istituti Comprensivi di Ragusa “Fabio Besta”, di Modica “Raffaele Poidomani”, di Vittoria “Enrico Fermi” e di Comiso “Giosuè Carducci”: tutti istituti in cui il corpo docente ha permesso anche la distribuzione di un questionario completamente anonimo, preparato dalla Polizia Stradale e da consegnare ai ragazzi, in cui sono presentate una serie di domande tecniche sulla conoscenza della guida dei diversi veicoli e sulle varie fattispecie comportamentali, anche al fine di acquisire dagli esperti della sicurezza una piattaforma statistica di analisi sulle attitudini delle nuove generazioni nell’approcciarsi al mondo della circolazione stradale, in modo da fornire agli operatori nuovi interessanti spunti in chiave preventiva. Pertanto, in aggiunta alle già consolidate campagne di informazione presso le scolaresche avviate dalla Polizia di Stato per sensibilizzare i ragazzi alla legalità ed al rispetto delle regole, l’iniziativa si è posta quale strumento di vicinanza con gli alunni in un clima di assoluta parità, senza cattedre e senza divisioni, col solo fine di condividere un’esperienza comune e interscambiare reciprocamente informazioni. Tale iniziativa avrà una sua ciclicità per tutto il corso dell’anno scolastico e sarà distribuita nelle varie classi di primo e secondo grado, con l’intento di incrementare anche in altri istituti della provincia la presenza di un poliziotto tra i banchi di scuola. La cultura della legalità e del rispetto delle norme di comportamento, d’altra parte, va appresa sin dalla più tenera età e anche la stessa figura del poliziotto e delle forze dell’ordine in generale è bene che sia vista come positiva dai giovani studenti, che saranno gli attori della società di domani. Ecco perché è bene che iniziative del genere continuino.