Domenica 27 ottobre la Marcia della Pace a Comiso

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“Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora!”: è lo slogan scelto per la Giornata nazionale di mobilitazione del 26 ottobre promossa da Europe for Peace, Rete Italiana Pace Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Sbilanciamoci e Coalizione AssisiPaceGiusta, e alla quale hanno aderito oltre 300 associazioni, movimenti e organizzazioni in tutta Italia.

Nella giornata di sabato si svolgeranno cortei in sette piazze italiane – Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma e Torino – per chiedere percorsi di pace, disarmo, giustizia sociale e climatica.

In provincia di Ragusa la mobilitazione è stata estesa a domenica 27, con un pellegrinaggio diretto da Comiso a Canicarao, dove sorge la Pagoda della Pace eretta dal monaco buddista Gyosho Morishita. Un luogo altamente simbolico per la sua storia, strettamente connessa all’imponente movimento pacifista degli anni Ottanta.

“Come partito che sostiene la pace, abbiamo voluto organizzare una manifestazione locale collegata alla mobilitazione nazionale, scegliendo la giornata di domenica 27 ottobre, anziché sabato 26, per non sovrapporci all’appuntamento palermitano”, spiega la segretaria provinciale di Sinistra Italiana Marcella Borrometi.

L’iniziativa vedrà la partecipazione di diverse realtà del territorio, tra cui Legambiente, Anpi, Cgil, Lista Spiga, LAV e Movimento 5 Stelle.

Questo il programma di domenica 27: ci si ritroverà a Comiso, in viale della Resistenza, alle 10.30, da lì si camminerà per circa 2 chilometri fino alla Pagoda della Pace, dove sono previsti interventi, musica e un pranzo comunitario. Alle16.30 si ascolterà la preghiera del reverendo Morishita. Sono previsti percorsi alternativi in automobile per raggiungere la Pagoda.

Nella piattaforma di convocazione della giornata, un lungo elenco dei temi fondamentali per costruire una prospettiva di pace:

Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione.

Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo.

Per una conferenza di pace Onu, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia.

Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune.

Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia.

Insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi.

No al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra.

Per il diritto a manifestare, contro il Ddl 1660“.