“Di fatto per noi non è una novità, questa situazione non cambia di una virgola rispetto all’andamento degli ultimi mesi ma anche dell’ultimo anno, perché l’attività dei tre consiglierei che si sposta verso una direzione tipica della minoranza è iniziata da circa un anno e non erano più di fatto nei gruppi, se è vero come è vero che ormai attuavano una strategia d’Aula tipica della minoranza, come per esempio non farsi sostituire nelle commissioni, queste attività non sono compatibili con l’appartenere a un gruppo di maggioranza. Scarso coinvolgimento da parte nostra? Non è vero, chiaro che ognuno ha il proprio ruolo, ma a me sembra più la presa di posizione derivante da una precisa regia politica che altro. Loro si sono posti fuori già da tempo con comportamenti che non sono piaciuti anche al resto del gruppo, non solo chiaramente al sottoscritto”. E’ il commento, in esclusiva al nostro giornale, del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, in merito alla fuoriuscita degli ormai ex consiglieri di maggioranza, Caruso, Zagami e Bennardo, che hanno annunciato il passaggio al Gruppo misto. E se ben diversi e di tutt’altro tenore sono stati invece i commenti dei gruppi di minoranza, le fibrillazioni in seno al Consiglio comunale, come anticipato ieri, potrebbero non finire qui, anche per quelle che sembrerebbero le imminenti elezioni provinciali di secondo livello previste per metà dicembre e che potrebbero portare a un’ulteriore fuoriuscita, lasciando a 13 consiglieri la truppa di maggioranza. Su quest’ultimo punto, però, da Palermo, filtrano ancora una volta possibili rinvii che vorrebbero spostare le elezioni a giugno, ma dando la possibilità agli elettori di far sentire la propria voce. A quel punto ci sarebbe da mettere mano, però, anche alla legge Delrio. Una situazione, insomma, che si farebbe ancora più complicata e che farebbe slittare ancora una volta la possibilità di cambiare lo stato di cose dei Liberi consorzi. Attualmente nulla di ufficiale, ma la situazione politica è in continuo divenire e i colpi di scena potrebbero non mancare.