Pronto soccorso Modica, continua lo scontro tra Ammatuna e Drago

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“Sempre più difficile la situazione al Pronto Soccorso di Modica” a dichiararlo è il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, che prosegue:

“Dopo le precisazioni della Direzione Generale dell’ASP di Ragusa, che non ha precisato nulla, in merito alla riduzione del numero dei medici strutturati da cinque a quattro, in grado di essere impiegati nei turni notturni, i nodi purtroppo vengono al pettine.
Come a Vittoria, anche nel Pronto Soccorso di Modica, il Primario è costretto a farli anche Lui i turni notturni.
E tutto questo in un contesto di grande confusione, in cui la Direzione Sanitaria di Presidio propone delle soluzioni e successivamente la Direzione Sanitaria Aziendale ne propone altre.
Così non va.
Ancora una volta, si considera il Pronto Soccorso come una Unità Operativa di serie B, un corpaccione con una direzione indebolita,non in grado di organizzare e aggiornare al meglio alle nuove tecniche l’importante servizio, che se qualcuno lo avesse dimenticato, fra le sue funzioni c’è “anche“ quella di salvare la vita delle persone.
Quale lucidità può avere un primario medico dopo aver sostenuto un turno di guardia notturna nel dirigere un’unità operativa così complessa come il pronto soccorso?
Problematiche come quelle del rischio clinico, gli audit, i protocolli terapeutici, i percorsi clinici, gli aggiornamenti terapeutici, le problematiche medico-legali, la turnazione del personale, i rapporti con le altre Unità Operative e con gli altri nosocomi, presuppongono non solo competenza, ma anche e soprattutto tempi adeguati che un Direttore di struttura non può avere a sufficienza se deve turnare come gli altri suoi colleghi.
L’organizzazione e la direzione di una unità operativa sono cose serie, che certamente l’attuale Direzione Generale dell’ASP di Ragusa non è in grado di comprendere a sufficienza, come i fatti che riguardano il Pronto Soccorso dimostrano in modo chiaro e inoppugnabile”.

In merito alla nota del sindaco di Pozzallo, il Direttore generale dell’ASP di Ragusa, dott. Giuseppe Drago, aveva precisato lo scorso lunedì e conferma anche adesso che “il trasferimento di un medico dal Pronto soccorso alla Chirurgia generale dell’ospedale “Maggiore” di Modica è conseguente alla pubblicazione di una graduatoria di un concorso per Dirigenti medici chirurghi, che ha visto il sopracitato medico in posizione utile per l’assegnazione al reparto di competenza. Inoltre, il medico individuato per rimpiazzarlo al Pronto soccorso non era titolare di alcun ambulatorio di chirurgia toracica: piuttosto, era stato già assegnato al reparto di emergenza-urgenza da una disposizione del Direttore medico di presidio, e da tempo vi svolge attività, anche in regime di “prestazioni aggiuntive”. La carenza di personale nei tre presidi di emergenza dell’Azienda sanitaria provinciale – prosegue Drago – è costantemente monitorata dalla Direzione strategica dell’ASP, ma al contempo è utile precisare che il Pronto soccorso di Modica può attualmente disporre di 5 medici “strutturati” più il primario, si avvale della collaborazione di personale medico specializzando, con contratto libero-professionale e borsisti (per n.11 unità ulteriori), oltre che del supporto di dirigenti medici di altri reparti che contribuiscono alla copertura dei turni”.