Nella giornata di sabato 27 settembre il personale della Squadra Mobile di Ragusa ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino straniero del Bangladesh poiché gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nello specifico, lo straniero sottoposto a fermo è stato riconosciuto come responsabile di aver condotto un barcone in vetroresina, salpato dalle coste libiche nei pressi della città di Bengasi, con a bordo 34 migranti di nazionalità bangladese, natante soccorso in mare da una motovedetta della capitaneria di Porto che li ha condotti presso il porto di Pozzallo nella serata del 27 settembre.
Dopo le preliminari operazioni sanitarie, si è proceduto a far sbarcare tutti i migranti, che sono stati trasferiti presso l’Hotspot di Pozzallo per le successive procedure di identificazione e fotosegnalamento.
La successiva ed immediata attività investigativa condotta dal personale della seconda sezione della Squadra Mobile di Ragusa diretta dal Vice Questore Aggiunto Andrea Monaco, corroborata dalle dichiarazioni rese da diversi migranti sbarcati, ha permesso di individuare lo scafista che aveva condotto l’imbarcazione dalla partenza dalle coste libiche sino all’arrivo dei soccorsi.
Pertanto, in considerazione dei rilevanti elementi investigativi raccolti e dei gravi, precisi e concordanti indizi di reità nei confronti del trentenne, in relazione ai delitti di favoreggiamento in concorso dell’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio della Stato Italiano, lo stesso è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
Espletate le formalità di rito, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.