Immigrazioni e residenze, a Comiso si cambia registro

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Contrastare l’affitto di immobili fatiscenti concessi in locazione a malcapitati “costretti” a convivere in numero eccessivo in spazi non adatti. Questo l’obiettivo del Comune di Comiso il cui assessore alla Polizia Municipale, Dante Di Trapani, nei giorni scorsi ha emanato una direttiva in materia di residenza e cambio di residenza nel territorio comisano.

Per i nuclei familiari– precisa Di Trapani- non cambierà nulla. Ma, per coloro i quali appartengono a nuclei familiari diversi e volessero risiedere nello stesso immobile, occorrerà rispettare il rapporto di un residente per ogni vano. Altrimenti, prima di concedere la residenza, il proprietario dell’immobile sarà tenuto a produrre il certificato di idoneità abitativa della casa che concede in locazione”.

“È arrivato il momento di chiamare alle proprie responsabilità i proprietari di abitazioni semifatiscenti che, spesso, vengono concesse in locazione a poveri malcapitati (nella maggior parte extracomunicari) ‘costretti’ a convivere in numero eccedente le reali capacità dell’immobile, in veri e propri tuguri, ai limiti della decenza. Inutile sottolineare- precisa ancora Di Trapani- le ricadute che questo malcostume ha avuto ed ha in interi quartieri della città e, sopratutto, del centro storico”.

“E’ una questione di rispetto della legalità- ha concluso l’assessore- e di rispetto anche di ogni comune e basilare principio di dignità della persona e degli esseri viventi”.