Giarratana, consegnati lavori per realizzare la Casa della Comunità

105
Dureranno 8 mesi i lavori per la realizzazione della nuova Casa della Comunità di Giarratana che sono stati consegnati oggi.  Si tratta di un intervento da 783 mila euro a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che servirà a riqualificare l’attuale Poliambulatorio. I lavori prevedono l’efficientamento energetico dell’edificio, col rifacimento degli impianti elettrici e di climatizzazione, e la sua rifunzionalizzazione, così da garantire una distribuzione più efficiente dei servizi. Inoltre verranno sostituiti gli infissi esterni.
I servizi, compresi la Guardia Medica e la postazione del 118, sono stati temporaneamente trasferiti nei locali Centro Operativo Comunale, messi a disposizione dal sindaco Bartolo Giaquinta, previ accordi con la Protezione civile regionale. Il primo cittadino, questa mattina, era presente alla consegna dei lavori del nuovo presidio di assistenza territoriale, assieme al Direttore sanitario dell’ASP di Ragusa, dott.ssa Sara Lanza, al Responsabile del Distretto, dott. Luciano Carnazza, al Responsabile Unico del Procedimento, geom. Giorgio Frasca, al Direttore dei lavori, ing. Francesca Basile, e ai responsabili della ditta esecutrice.
“L’insediamento di un nuovo cantiere – dice la dottoressa Lanza – è sempre una buona notizia: significa dare una prospettiva all’assistenza territoriale, che nei prossimi anni dovrà recitare un ruolo da protagonista all’interno del nostro servizio sanitario. Le Case della Comunità rappresentano, infatti, un ottimo compromesso fra le aspettative di salute dei cittadini e le necessità organizzative e logistiche dei reparti ospedalieri: sarà sempre nostra cura garantire uno standard elevato delle prestazioni”. Il sindaco Giaquinta esprime soddisfazione per la consegna dei “lavori di ristrutturazione dei locali del poliambulatorio di Giarratana, presso i quali sarà realizzata la Casa della Comunità. La struttura e il relativo servizio, opportunamente organizzato, renderanno i servizi sanitari più accessibili al cittadino”.