Verrà presentato mercoledì 25 settembre, alle ore 18.30, il Rapporto Annuale di Amnesty International Italia. L’appuntamento è in via Roma, all’altezza di Corso Vittorio Veneto. Il documento sarà presentato a Ragusa, a cura di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, all’interno della Rassegna artistico-culturale “Festacrante in centro”, organizzata dall’associazione Ccn I tre Ponti.
Per oltre 10 anni, le organizzazioni per i diritti umani hanno avvertito che era in corso un persistente deterioramento del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Dove si colloca il 2023 in questa discesa? È stato un altro anno disastroso per i diritti umani? La violazione delle norme internazionali ha raggiunto un nuovo punto più basso? E se la risposta è sì, che cosa deve fare la comunità globale?
Anche quest’anno, mantenendo una tradizione che va avanti dagli anni Ottanta, Amnesty International Italia risponde a queste domande con la pubblicazione del Rapporto 2023/2024.
Il Rapporto rivela che nel 2023, in tutto il mondo, le autorità hanno continuato ad attaccare le libertà universali. Sono state violate e aggirate le regole di guerra e il razzismo è stato alla base di alcuni conflitti armati. Le crisi economiche, il cambiamento climatico e il degrado ambientale hanno colpito in modo sproporzionato le comunità marginalizzate e i difensori dei diritti umani sono stati presi di mira in una sempre più ampia politica di repressione del dissenso. Persistono le discriminazioni dei diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+. Sono aumentati l’incitamento all’odio e altri contenuti dannosi pubblicati online. I progressi nell’ambito dell’intelligenza artificiale sono stati usati per limitare le libertà e violare i diritti umani.
“Il nostro rapporto presenta un fosco quadro di repressione dei diritti umani e di prolifica violazione delle regole internazionali proprio mentre la disuguaglianza globale si acuisce, le superpotenze gareggiano per la supremazia e il cambiamento climatico è in aumento”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
Nel 2023 il mondo è sfrecciato all’indietro rispetto alla promessa dei diritti umani universali del 1948. Ciò è successo anche in Italia, tra casi di tortura da parte di alcuni componenti delle forze dell’ordine, violenza di genere, discorsi d’odio e criminalizzazione della solidarietà.
I passi indietro fatti sul fronte dei diritti umani non sono però avvenuti nel silenzio. Le persone di tutto il mondo si sono opposte a questa regressione, dimostrando una solidarietà globale senza precedenti.
Il Rapporto documenta le preoccupazioni sui diritti umani nel mondo, ma mette anche in relazione le problematiche a livello globale e regionale e guarda alle implicazioni future; ci invita all’azione e ci mostra quali passi i governi e altri attori possono compiere per affrontare queste sfide e migliorare la vita delle persone in tutto il mondo. Il documento non solo è una lettura essenziale per le persone che svolgono un ruolo di leadership di governo, che prendono decisioni politiche, che svolgono campagne, ma anche per coloro che si interessano dei diritti umani, che credono nell’importanza dell’Educazione ai Diritti Umani, per coloro che credono nell’attivismo.
Alla presentazione del Rapporto farà seguito un momento musicale, a cura dei musicisti Gianni Guastella, del Gruppo di musica popolare “Talèh, e Turi Dipasquale, della Compagnia “Faciti Rota “.