Il sindaco di Santa Croce, Giuseppe Di Martino, ha rilasciato una dichiarazione dopo l’omicidio consumato ieri sera in via Garibaldi.
“Ieri- ha detto- doveva essere una serata di festa in onore di Santa Rosalia e, invece, la nostra comunità ha vissuto momenti dolorosi. Ciò che è successo, seppur sia un episodio mai accaduto prima a Santa Croce, ci colpisce e ci turba profondamente. Non appena avuto contezza dei fatti mi sono recato immediatamente sul posto, mettendomi a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine e fornendo tutto il nostro supporto, come Comune alla risoluzione delle indagini. Ringrazio enormemente l’Arma dei Carabinieri per il celere intervento e la magistratura. Il loro lavoro è essenziale per la tutela della nostra comunità e le interlocuzioni costanti con il Comandante Provinciale dei Carabinieri e con il Questore di Ragusa sono testimonianza dell’attenzione per il territorio”.
“Tengo a sottolineare- ha aggiunto- che Santa Croce è e resta una città tranquilla sotto il profilo dell’ordine pubblico. Una città serena e tale deve rimanere. Proprio per questo faremo in modo che un episodio di tale gravità resti isolato e non abbia a ripetersi. Per far ciò il nostro impegno sarà intensificato (come ad esempio i controlli effettuati nell’ultimo periodo dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale con la squadra Tutela del Territorio) ma avremo bisogno sempre di più della vicinanza dello Stato. Gli sforzi del Comune sono e saranno accompagnati e sostenuti dalla collaborazione, che c’è sempre stata, di tutte le istituzioni. Una sparuta minoranza non integrata e che non rispetta le regole non può turbare la serenità della cittadinanza e invito la parte sana di Santa Croce e la comunità straniera integrata e rispettosa delle regole a isolare e denunciare chi vuole vivere al di fuori della legalità. Ringrazio la Polizia municipale di Santa Croce che è stata la prima ad arrivare sul posto, insieme alle altre forze dell’ordine che hanno svolto le indagini e che hanno operato fino a tarda notte”.