“Il personale c’è, l’ambulanza no. E’ accaduto per tre giorni, oltre una settimana fa. E non vorremmo che si ripetesse ancora, tra qualche tempo”.
A denunciarlo è il Comibleo che sulla questione ha diffuso una nota: “non può essere sempre Ibla- aggiungono- a fare le spese di una gestione non sempre illuminata per quanto concerne il servizio di emergenza urgenza. L’antica città, nonostante tutto, continua a essere posta sotto attenzione dai turisti, per non parlare dei residenti, per cui occorre un’erogazione delle prestazioni all’altezza della situazione”.
“Tre giorni sono un lasso di tempo non da poco – chiariscono dal Comitato spontaneo dei residenti – e, per fortuna in questo periodo, non si sono verificati problemi tali da richiedere un intervento in regime di emergenza urgenza. Resta, però, il fatto che abbiamo avuto a che fare con un potenziale disservizio e, di certo, con la salute non si può scherzare. Chiediamo a chi di competenza di capire che cosa è accaduto e, soprattutto, speriamo che questo tipo di disagio non debba più ripetersi. Sarebbe oltremodo disdicevole e per nulla appropriato rispetto alle esigenze della popolazione locale e dei vari visitatori che periodicamente arrivano”.
Da alcune nostre verifiche pare che il mezzo sia stato portato in officina per un “fermo tecnico”. Va ricordato che la postazione di Ibla non è medicalizzato. Ci sono solo autisti/soccorritori. Di fatto, quindi, si occupa di tutto la SEUS-118.