Si sta celebrando oggi pomeriggio, nella Basilica di San Giovanni Battista, la messa di suffragio per Giombattista Colombo, il giovane di Vittoria morto in un incidente stradale registratosi a Genova.
Nonostante vivesse nel capoluogo ligure con i genitori, che lì gestiscono una gastronomia, i familiari hanno deciso di tumulare Giombattista a Vittoria, città alla quale il ragazzo era molto legato e dove lo stesso tornava spesso per incontrare amici e parenti.
Proprio i suoi amici hanno indossato delle magliette bianche con la scritta “Quant’è bella la libertà. Adesso sei libero di volare”.
Davanti all’altare, l’urna con le ceneri del giovane che, appena 10 giorni prima del terribile schianto, aveva festeggiato il suo 30° compleanno.
“Siamo soliti, in circostanze come questa- ha detto padre Converso, che ha celebrato la Messa di Suffragio- ricordare una cosa che abitualmente facciamo, ma forse non ce ne rendiamo pienamente conto: quando si varca la soglia della morte, per esprimere i nostri sentimenti nei confronti delle persone che solo apparentemente ci lasciano non possiamo che pregare. Ecco che siamo riuniti in questa Santa assemblea per accompagnare questo nostro fratello nel suo cammino verso la patria celeste e manifestare ai parenti la nostra vicinanza. Anche se con molti di voi non ci conosciamo e non vi conoscente personalmente siamo qui, uniti in Cristo. Siamo una famiglia”.
“Mi rendo conto – ha aggiunto-che perdere un figlio non è nella natura delle cose. E’ qualcosa di devastante soprattutto se, come in questo caso, si tratta di una perdita improvvisa, legata ad un evento imprevisto”.
“Sei e sarai per sempre l’uomo della mia vita” ha detto la fidanzata di Giombattista. “Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me. Per dire quello che sei stato per me non bastano un foglio e una penna perché l’amore che provo per te è infinito e mai nessuno cambierà ciò. Riposa in pace”.