“Cavalieri di Cristo”: così potremmo definire i 12 giovanissimi del gruppo ‘Sentinelle del Mattino’ impegnati in un campo estivo che si è svolto a Kaukana dal 7 all’11 agosto scorsi. Il gruppo è stato ospite dell’Oasi della legalità fino a domenica 11 agosto.
“Abbiamo vissuto- si legge in un post scritto da Gabriele, uno dei partecipanti- 5 giorni intensi di preghiera, riflessione, fraternità e divertimento. Tema del campo? ‘Beati i puri di cuore’ (Mt 5,8). Attraverso un percorso esperienziale e l’ascolto delle significative testimonianze di Antonella, presidente di One day at time, di Mariangela, autrice del libro ‘Sono rinata’ e di Giovanni, un giovane del Rinnovamento nello Spirito, noi giovani sentinelle siamo stati condotti alla riscoperta del senso della vita cristiana e della Santa Cresima. La nostra guida, don Salvatore Mallemi, ci ha accompagnato nella meditazione sulla la prima lettera di San Giovanni apostolo. Abbiamo compreso che la vera felicità consiste nell’amare, che è necessario rompere con il peccato che ci rende schiavi e che per testimoniare la Parola è necessario essere rivestiti di forza dall’alto come gli Apostoli (cfr. At 1,8). Per affrontare questo combattimento spirituale ci siamo affidati a Maria Santissima, che San Giovanni Bosco chiamava ‘Vergine potente, aiuto meraviglioso dei cristiani’. Per noi è stato bello condividere insieme questa esperienza. Siamo stati aiutati dalla preziosa presenza di Daniele e Flavio, ma anche di Gianna e Teresa che sono state come due mamme per noi”.
Il gruppo delle Sentinelle del Mattino comprende giovanissimi provenienti da varie parrocchie e si propone di sostenere la formazione spirituale per evangelizzare con la forza dello Spirito Santo.
A commentare l’evento anche Antonella Magrì della One day at time: “parlare con loro per noi è stato davvero importante, vederli in attentissimi ancora di più. L’argomento principale è stato come saper essere grati alla vita nonostante tutto. Vederli commossi attenti interessati ci ha toccato il cuore. Non poteva mancare il momento per sensibilizzarli e informarli sulla ricerca. Stare con loro e come stare un po’ con il nostro Giovi, perché ognuno di loro e speciale e Dio ha un proposito è un progetto per ognuno di loro”.