Maltratta la compagna, aggravamento della misura per un giovane

166

Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un albanese di 22 anni resosi responsabile di maltrattamenti nei confronti della compagna. L’ordinanza di aggravamento della misura cautelare è stata eseguita, nei giorni scorsi, dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Comiso.

Nonostante il giovane avesse prestato consenso alla modalità del dispositivo di controllo per evitare misure più afflittive, si è reso irreperibile nel momento dell’applicazione del braccialetto elettronico. Per questo è scattato l’aggravamento della misura cautelare. Il Gip del Tribunale di Ragusa, infatti, ha disposto la misura degli arresti domiciliari con i relativi dispositivi di controllo, al fine di garantire una tutela effettiva alle vittime.

In particolare l’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini, tra il 2022 e il 2024 si è era reso responsabile di gravi episodi di maltrattamenti nei confronti della compagna, sottoponendola in maniera periodica e continuativa ad una serie di violenze fisiche e verbali, consistite in percosse, minacce, ingiurie e atti di privazione, condotte che negli ultimi mesi venivano poste in essere alla presenza del figlio minore di soli tre mesi.

A fine aprile 2024, la donna, a seguito di un intervento degli Agenti della Squadra Volante e del Commissariato per l’ennesima lite in famiglia, si determinava, dati anche i gravi episodi di violenza, a sporgere querela nei confronti del compagno, che pertanto veniva deferito per il reato di maltrattamenti verso familiari e conviventi e lesioni aggravate.  Dopo aver valutato i risultati delle indagini della Polizia, il Gip disponeva la misura del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico. Come anticipato, però, l’uomo si era reso irreperibile al momento dell’applicazione del braccialetto. Da qui, appunto, l’aggravamento della misura cautelare.