Violenza sessuale a Pozzallo, Carabinieri arrestano un giovane

556

I Carabinieri hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di una giovane pozzallese

L’incubo per la vittima è iniziato alle prime luci dell’alba di ieri quando, intenta ad attraversare il parco giochi, è stata aggredita fisicamente da un giovane straniero che ha cercato un violento approccio sessuale nei suoi confronti. La giovane ha reagito prontamente all’aggressore, riuscendo a divincolarsi dalla sua morsa. Il suo legittimo istinto di sopravvivenza però, non le ha evitato le lesioni riportate, in quanto nella colluttazione la giovane ha subito la rottura del setto nasale, che la costringerà ad un riposo medico di circa 30 giorni, così come diagnosticato dai medici dell’ospedale di Modica.

Le grida della ragazza, durante i momenti concitati dell’aggressione, hanno attirato l’attenzione dei passanti, che hanno immediatamente avvisato l’Arma di Pozzallo, consentendo l’intervento dei militari in servizio sul territorio. La giovane è stata subito soccorsa dagli operanti e trasportata a mezzo ambulanza all’ospedale di Modica per ricevere le cure necessarie. Da quel momento è iniziata la caccia all’uomo, partita dalla ricostruzione dei movimenti dell’assalitore, attraverso la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza che insistono sul luogo teatro dell’evento criminoso, per poi acquisire tutti gli elementi necessari, sulla base alle varie testimonianze che nel corso della giornata sono state raccolte, inerenti le fattezze fisiche dell’uomo.

Il giovane è poi stato trovato, nella serata di ieri, all’interno della villa comunale. Si tratta di un ventenne straniero, irregolare sul territorio italiano, senza fissa dimora, giunto nella città di Pozzallo da poche settimane. Il rintraccio dell’uomo, in un breve lasso di tempo, ha consentito agli operanti di procedere d’iniziativa al fermo del soggetto, dopo aver interloquito con la Procura della Repubblica di Ragusa. Pertanto, dopo aver espletato le formalità di rito, il destinatario della misura restrittiva è stato accompagnato presso la casa circondariale di Ragusa.