Far rivivere, anche se solo per due giorni, l’atmosfera del Medioevo.
Questo l’obiettivo del MeMuFest di Giarratana, tornato alla carica anche quest’anno. Oltre cinquemila le persone che, sabato e venerdì scorsi, hanno animato la VII edizione nella suggestiva cornice del Parco dei Settimo.
Prima, però, il corteo storico che, nel corso del pomeriggio, si è snodato per le vie principali del borgo, dando vita a un richiamo affascinante e suggestivo. Dame e cavalieri in costume, tamburi sonanti, sbandieratori, menestrelli e, ancora, uomini d’arme: insomma, tutto quanto era necessario per attirare i visitatori nella parte più alta di Giarratana, laddove sorge il castello dei Settimo.
Qui, poi, hanno preso il via i momenti più significativi del festival con lo spettacolo di falconeria a cura dell’associazione “Falconeria della Contea”, con l’esibizione di giocoleria di stendardi a cura dell’associazione “Folklore Petiliano”. E, ancora, le rievocazioni storiche curate dal gruppo “Milites Trinacriae”. Quindi, lo spettacolo di danze medievali a cura dell’associazione “Sicularagonensia” e quella animata dall’associazione “Sbandieratori e musici di Vignanello”. C’è stato poi lo spettacolo a cura di Nino Scaffidi sul tema “Il fachiro dei serpenti” mentre gli ultimi appuntamenti di sabato sera sono stati l’esibizione a cura dei Tamburi di Giarratana, come sempre molto apprezzata dai presenti, e lo spettacolo di musica celtica-medievale animato dai Wooden legs.
La VII edizione del MeMuFest, organizzato dell’associazione gruppo Tamburi Città di Giarratana, con il patrocinio del Comune e con il supporto dell’Ars e dell’assessorato regionale Autonomie locali e funzioni pubbliche, ha richiamato visitatori provenienti da ogni parte della provincia, e anche oltre, e si propone sempre più come momento che consente di mettere in evidenza le peculiarità paesaggistiche di un territorio che intende aprirsi ulteriormente a tutti coloro che intendono viverlo dal punto di vista turistico.