Tilt informatico: ancora diverse ore per tornare alla normalità

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Un problema di aggiornamento al software di sicurezza Crowdstrike ha messo nei guai milioni di utenti di Microsoft Windows nel mondo, dalle compagnie aeree e ferroviarie a banche, Borse e ospedali. Aerei a terra dall’Europa agli Stati Uniti; migliaia i voli cancellati.

Secondo il direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, serviranno ancora diverse ore per tornare alla normalità.

Il terremoto globale causato dal software Crowdstrike sui sistemi Microsoft ha colpito duro anche in Italia: a partire dal caos negli scali: il sistema dei collegamenti aerei è stato il più colpito, date le ramificazioni fra i principali aeroporti internazionali che causano inevitabili disservizi a cascata.

Per la sola Ita Airways, in tarda serata il conto è stato di numerosi ritardi e 71 voli cancellati, soprattutto a Roma e Milano Linate, con oltre il 90% dei passeggeri coinvolti “riprotetto” su voli successivi programmati fra oggi e domani anche attraverso aerei a maggiore capacità. Tutto ciò nonostante i sistemi informatici abbiano “continuato a funzionare correttamente grazie a soluzioni di backup”.

Massima allerta per il sistema finanziario, con Piazza Affari e la Borsa di Londra che hanno scambiato alla cieca per quasi tutto il pomeriggio, dal blocco degli indici scattato poco prima delle 13 fino alle 17.  Un vero e proprio ‘test di resilienza’ per le banche, con i principali istituti italiani che non hanno rilevato disservizi significativi continuando ad assicurare operatività ai clienti. Poche, invece, le aziende italiane che hanno pubblicato dati sui propri disservizi, anche se il Codacons parla di danni miliardari per i consumatori su scala globale e valuta una class action contro Microsoft e Crowdstrike. Eni “ha riscontrato “alcuni problemi informatici sui server Microsoft che sono in corso di valutazione e gestione”, ma senza “impatti significativi a livello industriale e di sicurezza”. Minimo l’impatto su Enel, limitato a rallentamenti sul servizio clienti, mentre A2a “non ha avuto impatti significativi”.