Attraversare lo Stretto per sconfiggere la paura, intervista a Corallo

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Sfidare e sconfiggere le proprie paure. Questa la motivazione alla base della scelta di Salvatore Corallo di attraversare a nuoto lo stretto di Messina. L’impresa è stata compiuta lo scorso 11 luglio da 30 atleti provenienti soprattutto dal Nord Italia e dall’estero. Corallo, 24 anni, originario di Comiso ma residente a Vittoria, era l’unico siciliano. Partito da Punta Faro alle ore 6,30, dopo una nuotata di 64 minuti è riuscito a toccare la costa calabrese dello Stretto.

Qualche giorno dopo questa meravigliosa avventura, lo abbiamo intervistato insieme ai colleghi di Radio Sole.

Come mai hai deciso di attraversare lo stretto a nuoto?

“Tutto è nato 9 mesi fa. Stavo attraversando lo stretto con il traghetto, di ritorno da una iniziativa cui avevo partecipato con l’Associazione Cristiana della quale faccio parte. Proprio lì, in mezzo allo Stretto ho pensato alla mia paura delle acque buie e mi sono chiesto se sarei riuscito ad attraversarlo a nuoto e se ci fossero delle associazioni che organizzavano eventi del genere. Cercando on line ho scoperto la “Swim Revolution” e, una volta contattati, ho iniziato ad allenarmi grazie a Leonardo Ferrigno. Per me è stata soprattutto una sfida di tipo mentale: puntavo a superare le mie paure. In passato avevo già provato qualcosa di simile, ma non avevo mai affrontato queste distanze. Avevo partecipato a due gare, nel giugno scorso, a Marina di Modica e a Donnalucata ma parliamo di 1 miglio, 1850 metri”.

Cosa ricorderai di questa esperienza? 

La prima mezz’ora ero un po’ teso, anche a causa della presenza delle meduse. Pensavo a schivarle invece che concentrarmi sulla respirazione. Poi, mi sono come ‘resettato’ e non ho più pensato a nulla se non a nuotare. Sono stato come ipnotizzato dalla bellezza di quel blu di cui avevo paura e che invece in quel momento ammiravo.

Pensi di continuare e affrontare nuove sfide?

Intanto mi piacerebbe partecipare ad una gara in programma il prossimo dicembre a Dubai, poi punto a prepararmi atleticamente per la traversata, il prossimo anno, dello Stretto di Gibilterra. Si tratta di un percorso molto più lungo (ha un’ampiezza minima di circa 32 km e una lunghezza di 60 km), oltre che correnti piuttosto forti.

Ti aspettavi tutto questo entusiasmo da parte dei tuoi concittadini?

Assolutamente no. D’altronde non sono un campione italiano e poi sono una persona umile, di famiglia umile. Sono molto contento per questo vortice di affetto e calore che mi è arrivato dai siciliani e dai vittoriesi.

Domani, giovedì, Corallo sarà ricevuto al Comune dal sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, e dall’assessore Fabio Prelati.