Agricoltura: novità su formazione prezzo, siccità e caporalato

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“Il decreto Agricoltura recentemente approvato contiene una svolta per il settore e dà risposte importantissime alla Sicilia e in particolare al nostro territorio per tematiche sollevate da anni ma rimaste senza risposte organiche”.

Così il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia fa il punto sui provvedimenti contenuti nel decreto Agricoltura focalizzandosi sui benefici per il territorio siciliano. Fra i temi trattati: controllo della formazione del prezzo, moratoria per le imprese agricole in difficoltà, fondo per le aziende siciliane da 15 milioni di euro per i danni da siccità, rafforzamento del contrasto al caporalato.

“Si tratta- aggiunge Sallemi scendendo nei dettagli- di un decreto che al suo interno contiene stanziamenti per 350 milioni, di cui 170 milioni per il settore pesca e 10 milioni aggiuntivi per il Fondo per la Sovranità alimentare. Da vittoriese sono estremamente orgoglioso di un articolo del decreto legge che si occupa del contrasto alle pratiche commerciali sleali con l’introduzione, oserei dire rivoluzionaria, del costo medio di produzione”.

“Chiunque abbia mai interloquito con un produttore avrà sentito dalla sua bocca le dinamiche – spiega il Senatore – a volte folli e scriteriate, della formazione del prezzo del prodotto e del suo lievitare da pochi centesimi di euro al chilo sino a 5,6,7 euro sui banchi della grande distribuzione. Adesso sarà stabilito un costo medio di produzione per contrastare queste speculazioni e ISMEA avrà l’incarico di stimare il costo di produzione medio per ogni derrata agricola: nei contratti in forma scritta i prezzi non potranno essere indicati al di sotto dei costi medi, salvo che il produttore agricolo non possa provarne convenienza in quanto capace di produrre con costi inferiori”.

“Per rendere efficaci e stringenti queste misure contro le pratiche sleali che spesso hanno portato nei mercati a vere e proprie svendite (basti pensare al nostro ciliegino venduto a 20, 30 centesimi al chilo in alcuni periodi dell’anno) saranno potenziati i controlli e avranno un ruolo importante i direttori dei Mercati Generali che dovranno segnalare la mancata trasparenza delle contrattazioni all’Ispettorato Repressione Frodi”

Poi sulla siccità Sallemi spiega: “La Sicilia è in assoluta emergenza e vi sono conseguenze devastanti: il 70% degli agricoltori ha visto perdite con perdite importanti della produzione. Con i colleghi siciliani Salvo Pogliese, Ella Bucalo e Raoul Russo ho presentato un emendamento, che è stato approvato, volto a determinare un contributo alle imprese agricole isolane che hanno subito danni da siccità e che non erano coperte da assicurazioni di 15 milioni di euro. Un impegno importante per sostenere le aziende siciliane e che si aggiunge ai 20 milioni stanziati dal governo nazionale per gli interventi sulla rete siciliana e con la nomina di un commissario straordinario”.

“Altra misura particolarmente importante risiede nella moratoria di 12 mesi mesi sui mutui (anche prestiti e cambiali agrarie) nel caso in cui le imprese agricole e della pesca e acquacoltura abbiano subito perdite di volume d’affari di almeno il 20% nel 2023 e a queste stesse imprese è riservato un contributo in conto interessi di 20 milioni di euro, 10 milioni nel 2025 e 10 milioni nel 2026”, aggiunge il senatore.

“Proteggere le nostre imprese del settore primario vuol dire proteggere una eccellenza sottoposta, oltre alle difficoltà delle congiunture economiche, internazionali, climatiche. Il decreto interviene anche con forza sulla tutela del territorio, con il divieto di fotovoltaico a terra: il territorio è degli agricoltori e al posto di parchi fotovoltaici vogliamo campi coltivati. Le folli logiche europee- conclude- hanno portato addirittura a sovvenzionare chi non coltivava! Adesso cambia il paradigma e cambia anche nel contrasto al caporalato, altra piaga annosa, con il potenziamento degli organici degli ispettori volti ai controlli”.